sabato, Giugno 7

Il funerale del fiume Trigno in secca

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Terra arida e sassi. E’ ridotto così il letto del fiume Trigno. Dopo aver lanciato infiniti appelli alle autorità, i cittadini di Celenza sul Trigno due giorni fa hanno celebrato il funerale del fiume. Sul letto sono stati accesi lumini e sistemate croci. Un gesto che racconta l’esasperazione ma anche la preoccupazione del territorio.

Il corso d’acqua in alcuni punti è completamente prosciugato. In una nota Mario Di Nocco azzarda qualche ipotesi. A suo dire a prosciugare il corso d’acqua sarebbero stati continui prelievi.

“Anche quest’anno “, scrive Di Nocco allegando eloquenti foto ” il letto del fiume Trigno, da San Giovanni Lipioni a Tufillo è completamente in secca”. Una situazione confermata anche dall’attuale sindaco di Celenza, Walter Di Laudo e dall’ex sindaco ,Andrea Venosini che però per il momento non si pronunciano .
Neanche un rivolo. “Esattamente come era accaduto qualche anno fa”, sottolinea Di Nocco . A parere del medico il fenomeno non sarebbe dovuto solo ed esclusivamente alla siccità e alla scarsa piovosità. “Da San Giovanni Lipioni  l’acqua del fiume viene tutta prelevata per essere trasportata verso il litorale, credo per usi non domestici.La carenza idrica è ormai pesante e drammatica. Sono note le gravi criticità degli acquedotti. Mi chiedo se la decisione di far seccare completamente un fiume con tutti i danni all’eco sistema e alla già impoverita agricoltura locale sia legittima e quale sia la giustificazione”.

Da qualche tempo cinque chilometri del corso d’acqua che segna il confine fra Abruzzo e Molise sono completamente all’asciutto. C’è chi provocatoriamente ha proposto di cambiare nome al paese (Celenza sul Trigno)  dal momento che il Trigno non c’è più. I gruppo di cittadini ha presentato anche un esposto ai carabinieri forestali . Il gruppo invita il sindaco Walter Di Laudo e la Regione ad affrontare il problema e a trovare una soluzione per salvare il fiume. A farsi portavoce delle doglianze dei cittadini è Mario Di Nocco, medico originario di Celenza sul Trigno e affezionato al suo territorio di origine . Il professionista ha realizzato un dossier fotografico che racconta l’agonia del fiume.

Paola Calvano

 

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