Le attese non sono andate deluse. In tanti hanno risposto all’invito rivolto dal Sindaco Francesco Menna per affrontare lo studio dello spinoso problema della Variante alla Statale Adriatica 16. Sindaci del territorio, assessori e consiglieri di Provincia e di diversi Comuni, rappresentanti del mondo imprenditoriale e degli ordini tecnici, presidenti e delegati di associazioni e movimenti civici, liberi cittadini. Tutti hanno gremito la sala Consiliare del Palazzo Municipale per cercare di capire a che punto è il progetto (quale?) e che sviluppi ci saranno da qui in avanti.
Occasione giusta per approfondire i diversi aspetti di un problema serio che si trascina, purtroppo, da troppi, troppi anni senza trovare la soluzione giusta. Il risultato è stato quello di sollecitare tutti alla condivisione di un problema così serio lasciando da parte i campanili, lavorando in una prospettiva di ampio respiro per il futuro dell’intero territorio del Vastese.
Dopo la presentazione fatta dal Sindaco Francesco Menna e l’illustrazione dell’iter delle diverse proposte formulate da ANAS, compito affidato all’ex assessore Giuseppe Forte, si è aperto un partecipato ed intenso confronto di idee per la verità non tutte concordanti. Tutti, però, hanno convenuto che le responsabilità maggiori sono di ANAS i cui tecnici, nel corso degli anni, non hanno formulato una proposta degna di essere accettata e condivisa dai cittadini di Vasto e dai cittadini del territorio.
Le quattro proposte fatte nel corso degli anni, con tracciati impattanti individuati sotto il costone orientale di Vasto, sono state tutte bocciate con voto unanime dal Consiglio Comunale con ben tre delibere. La prima, addirittura, porta la data del 3 aprile del 2017.
Il progetto fatto proprio dal Consiglio Comunale di Vasto ed approvato, sempre con voto unanime, quello commissionato dalla Provincia di Chieti all’ing. Montepara docente dell’Università di Parma, dopo uno studio commissionato da ANAS allo studio SINA di Milano, è stato bocciato dai vertici ANAS perché ritenuto troppo costoso.
Quindi, ad oggi, l’ultima proposta interessa poco più di 9 Km. e 700 metri partendo dal chilometro 517 (l’incrocio di località Trave) per svilupparsi poi verso sud, ovvero verso San Salvo Marina, con 4 lotti 3 dei quali ricadenti sul territorio di Vasto. Ma il primo lotto – quello che da “Trave”, dopo aver attraversato l’abitato di Vasto Marina scende verso il viadotto De Nardis – proprio non va giù agli amministratori ed ai cittadini vastesi-
In un documento ANAS definisce l’ultima ipotesi progettuale una “variante di prossimità”.
E per l’attraversamento di Vasto Marina quale soluzione tecnica hanno trovato i vertici di ANAS ?
Ecco cosa si legge in una loro relazione: “La riorganizzazione di questo tratto riguarda prevalentemente via Tosti, Via Donizetti e via Ragusa e prevede l’eliminazione della svolta in sinistra per tutte le direzioni di marcia nord-sud e viceversa e la realizzazione di circolazione a senso unico per quanto concerne le viabilità interferenti….L’unica svolta ini sinistra consentita rimane quella dei veicoli provenienti da Piazza Fiume e diretti in via Ragusa”.
In sintesi cosa hanno deciso? Di far circolare i mezzi sull’attuale martoriato tracciato lungo il quale si incrociano rotatorie, innesti di stradale laterali ed un impianto semaforico.
Il dibattito è stato animato da diversi interventi. L’ing. Edmondo Laudazi si è detto favorevole alla realizzazione dei tratti 2-3-4 del primo lotto. L’assessore provinciale Carlo Moro e l’Ing. Giuseppe Masciulli, sindaco di Palmoli, hanno illustrato il progetto alternativo proposto dalla Provincia di Chieti che si svilupperebbe su un tracciato già esistente quindi con nessun consumo di territorio. L’ing. Alessandro d’Elisa, assessore comunale di Vasto, ha confermato le decisioni assunte dall’amministrazione Menna accusando ANAS di inerzia e di superficiale valutazione delle caratteristiche del territorio di Vasto.
Il Sindaco di Casalbordino, dott. Filippo Marinucci, ha esplicitato le difficoltà che i suoi cittadini incontreranno per raggiungere il tanto atteso nuovo ospedale suggerendo la realizzazione di arterie complanari all’Autostrada A/14. Lo storico prof. Luigi Murolo ha rifatto la storia della individuazione della Fondo Valle Trigno ed ha auspicato un contenimento nella occupazione di nuove aree. Giuseppe Di Marco, Presidente di Legambiente, ha espresso il pensiero degli ambientalisti. L’ex sindaco di Vasto ed ex presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, avv, Giuseppe Tagliente, nel condividere le perplessità degli amministratori comunali vastesi ha puntato il dito nei confronti dell’ANAS unico ente che nel perdere tempo offende questo territorio che merita una Variante degna di questo nome. Tagliente ha auspicato il superamento di divisioni e personalismi prendendo esempio da quanto si si sta realizzando con la “Nuova Pescara”. Non è mancata una stoccata nei confronti di chi a livello regionale sta lavorando per dei 4 collegi provinciali per il rinnovo dei futuri Consigli Regionali della nostra Regione.
La Sindaco di San Salvo è intervenuta nella discussione per smentire alcune affermazioni fatte e per ribadire la disponibilità a collaborare per la soluzione dei problemi nell’interesse del territorio vastese.
A conclusione dei lavori il Sindaco Menna si è fatto carico di elaborare una richiesta, firmata dai Sindaci di questo territorio, da inoltrare ai Ministeri competenti e all’ANAS, per ottenere un incontro risolutivo a Roma.