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Marinucci (Casalbordino): “Il Civeta non può perdere i fondi del Pnrr”

“Dobbiamo trovare una soluzione per non perdere i fondi Pnrr. Quella di venerdì dovrà essere la riunione decisiva”. Filippo Marinucci, sindaco di Casalbordino e presidente dell’assemblea dei soci, preme per arrivare ad una decisione che potrebbe anche essere quella di far regredire il Civeta da società di capitali a Consorzio, tornando all’assetto originario.

In ballo ci sono 35 milioni di fondi Pnrr concessi dal Ministero per la realizzazione di quattro progetti: biodigestore anaerobico per i rifiuti organici, impianto per il trattamento dei fanghi,  il progetto di “Green Community” e il centro di raccolta. Il tema è al centro dell’assemblea convocata dal presidente del Cda, Giuseppe Silvestri per venerdì 7 giugno, alle 15.30, nella sede del Civeta a Valle Cena. Sul tavolo ci sono diversi pareri legali, uno dei quali indica come soluzione per non perdere i finanziamenti la trasformazione regressiva in azienda speciale consortile. Cioè si torna alle origini. Al punto di partenza.

Non credo si possa fare diversamente, mi sembra una scelta obbligata”, dice Marinucci, “dobbiamo decidere la linea che deve seguire il Civeta da qui a due anni. Mi dispiace dirlo,  ma con la società di capitali non si è risolto nulla”.

Eppure tutti ricordano le conferenze stampa in cui la trasformazione in srl, il cui principale fautore fu l’ex consigliere regionale Manuele Marcovecchio,  veniva vista come l’unica soluzione per mantenere in vita il Civeta e per assicurare il suo rilancio.

Non entro nel merito della questione, ma sono convinto che ne usciremo bene perché abbiamo degli amministratori capaci”, commenta Marcovecchio, “il Cda sa quello che deve fare. Siamo in buone mani”.

Resta il fatto che la questione è seria, molto seria. Nelle scorse settimane il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase) ha scritto al Cda della società che gestisce il polo impiantistico di Valle Cena. Si tratta, in sostanza, di una  prima lettera di avviso del procedimento di revoca dei finanziamenti. Il consiglio d’amministrazione ha già portato l’argomento in assemblea, dove sono stati chiesti approfondimenti, attraverso dei pareri legali.

Gli scenari sono vari e diversificati e tra le soluzioni indicate dagli avvocati interpellati c’è anche quella di tornare ad essere Consorzio.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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