Quindici lecci completamente secchi. Succede lungo la pista ciclopedonale che costeggia la riserva Marina di Vasto. Nei mesi scorsi il Comune ha fatto abbattere 75 pioppi, ritenuti pericolosi per la sicurezza dei fruitori del percorso e li ha sostituiti con la messa a dimora di 79 lecci, alberi sempreverdi, molto resistenti, ma a crescita lenta, tanto lenta che per compensare i pioppi tagliati, alcuni dei quali particolarmente vetusti, e per avere una folta chioma ci vorranno decenni. Sempre che non si secchino tutti, come è successo per i quindici lecci.
La ricognizione lungo la pista ciclopedonale, dalla fine del lungomare Duca degli Abruzzi al ponticello sul torrente Buonanotte, è stata effettuata da alcuni volontari del Comitato Amici degli alberi che hanno provveduto ad informare l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano.
“La prossima settimana è in programma un sopralluogo insieme alla ditta che si è occupata della messa a dimora degli alberi lungo la pista”, spiega Barisano, “dobbiamo cercare di capire perché i lecci, regolarmente annaffiati, si siano seccati. La causa potrebbe essere anche la presenza di acqua nel terreno che ha soffocato le radici. Abbiamo intenzione di provvedere alla loro sostituzione, ma non si potrà fare prima di settembre”.
Nel frattempo la pista, senza la necessaria copertura arborea, si presenta particolarmente assolata e la riserva Marina di Vasto brulla e spoglia in più punti. Percorrerla in bici o a piedi quando inizieranno le alte temperature non sarà affatto agevole.
Il taglio dei 75 pioppi – una buona parte dei quali, secondo i botanici e gli agronomi delle associazioni, potevano essere salvati ricorrendo a delle indagini strumentali – ha modificato l’aspetto dell’area protetta istituita nel 2007 e oggetto di recente di alcuni interventi finalizzati alla valorizzazione degli ambienti dunali.
Anna Bontempo (Il Centro)