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‘Ndrangheta, mani sull’Abruzzo: arresti a San Salvo e Francavilla

L’inchiesta è partita da Vibo Valentia. Secondo i pm i clan si sono infiltrati nel tessuto economico regionale con le aziende di prodotti tipici. In totale sono quattordici gli arresti. Tra questi, due anche in Abruzzo, uno a San Salvo, R.P. di 62 anni e l’altro a Francavilla, N.A.P. di 65 anni. Il primo è già in carcere per altri reati, il secondo è ora ai domiciliari a Francavilla al Mare.

La notizia, in esclusiva, stamane, è riportata a firma di Gianluca Lettieri sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.

“E’ una terra vergine, meno bruciata della Calabria”. I mafiosi della provincia di Vibo Valentia parlavano così dell’Abruzzo, senza sapere di essere intercettati, mentre facevano affari nel pescarese e nel chietino.

A certificarlo è l’inchiesta dei pm di Catanzaro, condotta dai carabinieri, secondo la quale un  clan malavitoso si è infiltrato nel tessuto economico abruzzese. Lo ha fatto non solo, come già avvenuto in passato, vendendo cocaina, ma aprendo anche una serie di società di prodotto enogastronomici, come prosecco, uva, stoccafisso e baccalà.

Tutti i particolari sulla vicenda li trovate stamane sulla pagina regionale del quotidiano Il Centro.

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