L’ombra della ‘ndrangheta torna ad aleggiare su San Salvo e ancora una volta, stando alle accuse della direzione distrettuale anti mafia, il presunto tentacolo che unisce la malavita organizzata calabrese a San Salvo è Rodolphe Pinto, 62 anni .
Ieri mattina, alle 5,30, i carabinieri hanno bussato alla sua porta notificandogli l’ordine di arresto firmato dal gip del tribunale di Catanzaro Arianna Roccia.
Pinto è uno delle 14 persone finite in manette in una operazione antimafia della Dda calabra. Il sessantaduenne, già coinvolto nell’operazione Blue marina e che martedì era comparso in aula a Vasto per essere giudicato , è ora accusato di associazione a delinquere e detenzione di armi. I carabinieri lo hanno accompagnato nel carcere di Torre Sinello a disposizione della magistratura.
” Ancora una volta “, ha dichiarato il legale di Pinto , l’avvocato Giuseppe La Rana ” dimostreremo l’estraneità del mio assistito alle accuse “.
L’avvocato La Rana non lesina perplessità sulla misura cautelare.
” L’ordinanza di custodia cautelare è di ben 165 pagine . La esaminerò attentamente . Quello che salta agli occhi è che i fatti contestati risalgono al 2016 , ben otto anni fa “.
Gli investigatori sarebbero arrivati a Pinto attraverso l’operazione Blue marine . In quella operazione furono coinvolti personaggi che fanno parte anche di questa nuova inchiesta . Entro cinque giorni ci sarà l’interrogatorio di garanzia .
“Risponderemo alle accuse”, afferma l’avvocato La Rana ” cercando di dimostrare che la posizione di Rodolphe Pinto è diversa e lui è estraneo alle accuse “.
Rodolphe Pinto in passato ha trascorso lunghi periodi in carcere ed era stato proprio l’avvocato Giuseppe La Rana a fargli ottenere la scarcerazione. Il legale chiederà di nuovo una misura cautelare meno afflittiva.
Paola Calvano