Lunedì mattina, alle 9,30, l’interrogatorio di garanzia di Rodolphe Pinto, 62 anni , di origine francese ma da anni residente a San Salvo, arrestato venerdì mattina all’alba dai carabinieri con altre 13 persone su ordine della procura di Catanzaro nell’ambito di una operazione contro la ‘ndrangheta.
Ad interrogare Pinto , accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e detenzione di armi atta alla vendita , sarà in via remoto il gip del tribunale di Catanzaro, Arianna Roccia. A parere della magistratura calabra, Pinto avrebbe avuto il ruolo di “armiere “. In sostanza avrebbe detenuto armi per rivenderle. Accusa che l’indagato rigetta categoricamente.
A scrverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
L’uomo si trova nel carcere di Torre Sinello a disposizione della magistratura. AS difenderlo è l’avvocato Giuseppe La Rana.
” Ancora una volta “, ha dichiarato il legale di Pinto, dimostreremo l’estraneità del mio assistito alle accuse “.
Gli investigatori sarebbero arrivati a Pinto attraverso l’operazione Blue marine. In quella operazione furono coinvolti personaggi che fanno parte anche di questa nuova inchiesta.