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Civeta, in 17 per il posto da direttore generale

Diciassette domande per un posto da direttore generale al Civeta. Sono quelle presentate alla scadenza del termine previsto nel bando che tante polemiche ha suscitato tra i sindaci, alcuni dei quali – Emanuela De Nicolis (San Salvo), Catia Di Fabio (Monteodorisio) e Mimmo Budano (Villalfonsina) – hanno minacciato azioni giudiziarie.

Per nulla intimorito dagli annunci bellicosi, il consiglio d’amministrazione della società va dritto per la sua strada, convinto che la governance del Civeta non potrà che beneficiare di una tale figura.

Sono contento che siano arrivate tante domande”, commenta Giuseppe Silvestri, presidente del Cda, il quale chiarisce che “della procedura si occuperà una ditta esterna e che sui nomi, contraddistinti da un codice, ci sarà la privacy”.

Il bando per il reclutamento del direttore generale è stato pubblicato il giorno dopo le elezioni comunali. L’assunzione, regolata da un rapporto di lavoro di diritto privato, è a tempo pieno e determinato. La durata è fissata in 36 mesi, eventualmente rinnovabili. Il direttore generale percepirà 100mila euro l’anno. Sulla utilità di questa figura – che secondo il presidente Silvestri deve supportare il Cda – si è aperta una accesa discussione.

Di sicuro il Civeta non sta attraversando un buon momento: i sindaci-soci dovranno decidere a breve se tornare ad essere Consorzio per non perdere i fondi del Pnrr.

Un problema spinoso che, però, non è tra i punti all’ordine del giorno dell’assemblea convocata per il 29 giugno alle 9.30 e il 1° luglio alle 15.30 (in seconda convocazione). Il punto è stato ritirato in attesa che si insedino i nuovi consigli comunali scaturiti dalle elezioni dell’8 e 9 giugno, così come avevano chiesto nei giorni scorsi i sindaci di San Salvo, Monteodorisio e Villalfonsina.

Per gli amministratori “la decisione di tornare ad essere Consorzio non può essere presa dai singoli sindaci, ma devono essere necessariamente coinvolti i consigli comunali, così come avvenne per la trasformazione del Civeta in società di capitali”.

Tre i punti all’ordine del giorno: la risoluzione parziale del contratto di cessione e trasformazione del rapporto in appalto dei lavori di costruzione dell’impianto di compostaggio e di produzione di biometano; rinnovo dei componenti del collegio sindacale e le comunicazioni del presidente.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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