Unire le forze con altri comuni per sopravvivere. L’idea partita da Carpineto Sinello ha acceso un dibattito nel Vastese. Durante il lavori dell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco di Carpineto Sinello, Antonio Colonna dopo aver ricordato le difficoltà finanziarie dei piccoli comuni ha suggerito l’unione di Carpineto Sinello con il comune di Guilmi guidato da Carlo Racciatti.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
” Siamo vicini e abbiamo già un unico segretario” – ha detto Colonna, lanciando l’idea di sperimentare il processo di fusione che garantirebbe per dieci anni dei trasferimenti erariali aggiuntivi nell’ordine dei 100mila euro all’anno. “Ovviamente tutti i consiglieri devono essere d’accordo “.
Così pare non sia, ma intanto la proposta di Colonna ha suscitato reazioni in tutto il Vastese.
Per il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti, quella lanciata da Colonna al momento è solo un’idea e come tale va presa.
” E’ un argomento da approfondire. Al momento è solo una ipotesi”, dice Racciatti.
Per il presidente della Provincia e sindaco di Vasto Francesco Menna la questione merita di essere valutata.
” La fusione dei Comuni è una possibilità che la legge mette a disposizione per unire comuni vicini e aumentare le potenzialità e i trasferimenti dello Stato “, ha ricordato Menna. “L’iniziativa suggerita dal sindaco di Carpineto Sinello è da condividere subito, perchè aiuterebbe il territorio a rispondere in termini di servizi . Sindaci come Colonna sono eroi e vanno aiutati “, ha concluso Menna .
Perplesso il sindaco di Fresagrandinaria, Lino Giangiacomo. ” Non siamo ancora pronti, ma si può provare “, ha commentato.
Per il primo cittadino di Furci Fabio Di Vito, se non cambia qualcosa la fusione sarà inevitabile.
” Bisogna intervenire prima possibile sui servizi e la viabilità . Il collegamento con la costa è indispensabile . L’esempio viene da tanti piccoli comuni dell’hinterland di Pescara . Puntare sulla bretella di Valle Cena può avvicinare i paesi dell’interno alla costa vastese evitando quindi l’esodo dei residenti e la morte delle piccole realtà dell’interno “.
Assolutamente contrario all’idea è il sindaco di Dogliola, Giovanni Giammichele.
” Unire i Comuni è inutile, può aiutare per un breve periodo ma poi la situazione tornerebbe al punto di partenza. Servono ,risorse, servizi , una migliore viabilità, opportunità per i giovani. L’accorpamento è una soluzione temporanea . Nei piccoli comuni dell’interno il 70% della popolazione è nata negli anni 40 . Quando non ci saranno più queste persone che hanno investito nei loro paesi cosa resterà? I giovani ormai dopo il diploma vanno via . Un aiuto potrebbe arrivare dalla proposta fatta dal parlamentare Alessandro Caramiello sul recupero delle terre incolte “.