Il risparmio è da sempre un pilastro essenziale nella gestione economica delle famiglie italiane. Negli ultimi decenni, però, l’approccio e la percezione di questo valore sono cambiati in modo significativo, influenzati dalle trasformazioni economiche, sociali e culturali del paese. Tra le generazioni più mature e i giovani di oggi, emergono differenze marcate nei comportamenti, modellate da fattori come le condizioni macroeconomiche, gli stili di vita e le priorità individuali.
Gli over 60 e la ricerca di sicurezza
Per le generazioni più mature, i cosiddetti “Boomers” perché nati nel periodo della ripresa economica dopo la guerra, il risparmio è sempre stato un valore intrinseco, strettamente legato all’idea di sicurezza economica. Questa fascia della popolazione tende a mettere da parte denaro con una mentalità fortemente orientata alla pianificazione e alla prudenza.
Per loro, risparmiare significa proteggersi da spese impreviste, come cure mediche o emergenze familiari, e prepararsi a un futuro più stabile. Tuttavia, molti appartenenti a questa generazione dichiarano di riuscire a risparmiare meno rispetto ai propri genitori. Le principali cause risiedono nell’aumento del costo della vita e nelle mutate condizioni lavorative, che hanno reso più complessa la gestione delle risorse economiche rispetto al passato.
La Generazione X e le sfide del presente
La Generazione X, i nati tra il ’65 e l’80, invece, oggi si trova a fare i conti con un duplice ruolo: da un lato, il sostegno economico ai propri figli, e dall’altro, l’aiuto ai genitori anziani. Questa pressione economica riduce la capacità di risparmiare, nonostante ci sia l’attenzione a mantenere un certo equilibrio finanziario. Per questa generazione, il risparmio è percepito come una necessità pragmatica, ma spesso ostacolato da condizioni lavorative meno favorevoli rispetto al passato.
La flessibilità contrattuale, la crescita dei costi fissi e l’incertezza pensionistica spingono molti a considerare delle opzioni per avere liquidità. Per questo, tale fascia di popolazione al momento è la più attiva quando si tratta di valutare una soluzione come un prestito da 10000 euro, anche online essendo più abituata al digitale rispetto alla generazione precedente, una somma che può aiutare a fare fronte agli imprevisti della quotidianità senza compromettere in modo eccessivo il proprio bilancio famigliare.
Millennials e Gen Z: tra spese e altri obiettivi
I Millennials e la Generazione Z mostrano un approccio al risparmio profondamente diverso rispetto ai loro predecessori. Per i giovani, il risparmio non è necessariamente associato all’accumulo di beni materiali, ma piuttosto alla possibilità di vivere esperienze significative, come viaggi e svaghi.
Questa mentalità è il riflesso di un contesto socioeconomico in cui l’instabilità lavorativa e l’aumento del costo della vita hanno reso meno realistico il raggiungimento di obiettivi tradizionali, come l’acquisto della casa o il risparmio per la pensione. Tuttavia, anche tra i più giovani persiste un’attenzione al risparmio, sebbene meno pianificata e più orientata al breve termine.
L’influenza delle condizioni macroeconomiche
Le trasformazioni nell’approccio al risparmio non possono essere comprese senza considerare il contesto economico generale. L’aumento del costo della vita è una delle principali preoccupazioni trasversali tra le generazioni, con una percezione particolarmente acuta tra i Boomers e la Generazione Z. Anche le condizioni lavorative, sempre più caratterizzate da flessibilità e precarietà, hanno inciso sulla capacità di risparmio, rendendo più complesso pianificare a lungo termine. In questo contesto, l’abitudine di risparmiare è rimasta importante, ma con modalità meno strutturate rispetto al passato.