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“Cara Sindaca Emanuela De Nicolis,
dopo i vergognosi e infondati attacchi personali rivolti a me e alla mia famiglia dalle liste di maggioranza, avrei potuto rispondere con la stessa moneta, mettendo in evidenza i vostri numerosi conflitti di interesse e il sistema di potere che difendete.
Ma preferisco riportare l’attenzione su ciò che davvero conta per me: la gestione della città e il rispetto per i cittadini.
La Sua amministrazione, invece di rispondere nel merito alle questioni sollevate, sceglie ancora una volta la strada della delegittimazione personale.
Pubblicare un comunicato in cui si analizzano vita privata e parentele di un consigliere di minoranza è un atto intimidatorio inaccettabile, un chiaro segnale del vostro modo di intendere la politica: screditare chi osa denunciare, per esercitare il potere indisturbati.
Questa strategia non colpisce solo me, ma anche imprenditori e commercianti che da anni investono e creano lavoro in questa città, senza ricevere alcun beneficio pubblico. Cittadini che meritano rispetto, indipendentemente dalle loro idee politiche. Se questa è la vostra idea di amministrazione, è evidente che state tradendo il ruolo istituzionale che ricoprite.
Non è la prima volta che assistiamo a simili atteggiamenti.
Io ho le spalle larghe, ma cosa accade a chi non ha strumenti per difendersi?
Chi non ha voce, chi teme ritorsioni, è costretto al silenzio!
Vede, Sindaca, è esattamente per questo che io ho scelto di fare politica: per dare voce a chi non ce l’ha, per rappresentare tutti, senza pregiudizi o discriminazioni, e per contrastare l’arroganza di chi usa il potere per schiacciare il dissenso.
In questi due anni e mezzo di mandato, lei ha dimostrato solo di sapere essere forte con i deboli e debole con i forti. Lo abbiamo visto di recente nella gestione delle questioni più delicate, come la sicurezza e lo sport: due ambiti in cui il vostro immobilismo e le vostre scelte inefficaci parlano da sole.
A differenza Sua, io non mi nascondo dietro comunicati anonimi delle “liste”.
Ci metto la faccia, ogni giorno, senza timore, e continuerò a farlo.
Continuerò a lavorare, con trasparenza e onestà, ed a coltivare ed impegnarmi nelle mie numerose attività lavorative e sociali di cui non certo devo rendere conto a voi.
Le consiglio di uscire dalla sua bolla politica, di smettere di fare distinzioni tra cittadini di serie A e di serie B e di ricordarsi che è stata eletta, da una maggioranza risicata e con pochi voti di differenza, per amministrare l’intera comunità, anche coloro che non l’hanno sostenuta.
Governare significa ascoltare tutti, non solo chi le fa comodo o chi la vota.
Se non è in grado di farlo, lo dica chiaramente”.
Fabio Travaglini