domenica, Febbraio 23

Civeta, il Cda per ora resta con tre componenti

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Il consiglio d’amministrazione del Civeta resta con tre componenti. Almeno per ora e fino a nuovo ordine. Dopo le dimissioni rassegnate dapprima da Angiolino Chiacchia  e in seguito da Paola Valentini (in rappresentanza rispettivamente dei comuni di San Salvo e Vasto) sembra non esserci la volontà politica di reintegrare i componenti. Ma bisogna fare i conti con lo Statuto attualmente in vigore, che prevede un consiglio d’amministrazione con cinque componenti o un amministratore unico. Opzione quest’ultima caldeggiata fortemente dalla Corte dei Conti che nei mesi scorsi ha passato il Civeta sotto la lente di ingrandimento. Intanto oggi all’esame dell’assemblea dei sindaci – che si riunisce nella sede del Consorzio intercomunale a Cupello, alle 15.30 – approda il piano industriale redatto dallo studio Bozza di Lanciano a cui il Civeta aveva  affidato l’incarico.

“Si tratta di un passaggio doveroso”, spiega Giuseppe Silvestri, presidente del Cda, “il piano industriale, uno strumento fondamentale per la gestione, verrà illustrato oggi ai sindaci dagli stessi professionisti che lo hanno redatto per poi essere approvato successivamente in maniera tale da dare la possibilità di visionarlo. Nel frattempo non posso che esprimere soddisfazione per i risultati raggiunti e che si concretizzano con un utile di circa 100mila euro, come avevamo già annunciato nei mesi scorsi. Vanno avanti anche i progetti finanziati con il Pnrr”, chiosa il presidente. 

Sulla composizione del Cda non c’è ancora una posizione netta. 

“Sembra che la scelta sia quella di non reintegrare i componenti dimissionari e di restare con un Cda a tre”, dice l’ingegner Silvestri, “questa, però, potrebbe essere una situazione temporanea perché lo statuto prevede un consiglio d’amministrazione a cinque o un amministratore unico. Quindi si tratta di capire se apportare modifiche allo statuto o andare verso l’amministratore unico come vorrebbe la Corte dei Conti. Per quanto riguarda i costi devo comunque evidenziare un risparmio per l’ente con il Cda a tre”. 

Nei mesi scorsi era stata proprio la Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per l’Abruzzo – a chiedere chiarimenti sull’assetto amministrativo collegiale – cioè un Cda a cinque – al posto di quello monocratico (amministratore unico) e sulla figura del direttore generale. Nel frattempo i componenti dei comuni più importanti (Vasto e San Salvo) si sono dimessi e il consiglio di amministrazione è rimasto con tre membri: Silvestri, Domenico Giuliani e Chiara Di Paolo. Il primo a lasciare l’incarico era stato Chiacchia, seguito a ruota da Valentini, vice presidente del Cda, la quale però è stata designata quale componente del collegio dei revisori. Il Civeta è tornato ad essere Consorzio nei mesi scorsi a distanza di appena due anni dalla trasformazione in società di capitali (Srl).  

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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