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“Documenti inediti, lettere, fotografie: dalla loro consultazione negli archivi del Vittoriale è nata la mia passione per Gabriele D’Annunzio che, sui banchi di scuola, non ero riuscita ad apprezzare particolarmente”. Ha esordito così Laura Curtale, saggista, scrittrice e poetessa che agli studenti delle quinte ha proposto un ritratto inedito e accattivante del Vate attraverso una narrazione appassionata e dettagliata, tra aneddoti e fatti storici, mostrando documenti e cimeli compreso l’originale del discorso di Fiume.
“D’Annunzio è stato uomo di penna e di armi. Amava i colombi, i dannunzini, quelli bianchi, anche se usarli come messaggeri in guerra era più rischioso perché erano facilmente individuabili dai nemici. I colombi viaggiatori mettevano in comunicazione trincee e comandi. Rispetto ad altri animali non avevano paura delle bombe. I messaggi segreti venivano attaccati alle loro zampette” aggiunge. “Il colombo bianco di D’Annunzio si chiamerà Ardito, come il reparto speciale degli Arditi e a lui si deve l’invenzione del termine colombiere che soppianta quello di colombofilo. Ha voluto i colombi al Vittoriale perché portassero messaggi di pace e di amore” spiega la studiosa.
Ad introdurre la saggista è stata la dirigente Nicoletta Del Re che ha sottolineato l’attenzione a percorsi di approfondimento come questo anche in vista dell’esame di maturità.