La mobilitazione contro la variante alla Statale 16 – conosciuta anche come “variante di prossimità” – incassa il favore del vicino Molise. All’incontro organizzato venerdì pomeriggio dall’associazione culturale San Michele, presieduta dall’ex sindaco Giuseppe Tagliente, era presente anche l’avvocato Remo Di Giandomenico, ex sindaco di Termoli ed attuale presidente dell’Azienda di soggiorno e turismo della regione Molise, il quale nel prendere la parola ha manifestato grande interesse verso la mobilitazione avviata a Vasto e ha garantito un suo diretto intervento per tutelare il territorio molisano, sul quale – a detta di Di Giandomenico – andrebbe a scaricarsi il traffico della Statale 16 nella zona protetta Zsc “Foce Trigno – Marina di Petacciato”.
“Un assist inaspettato e molto importante”, commenta il consigliere comunale del Pd, Giuseppe Forte, “per quanti si stanno battendo per impedire la realizzazione di quella complanare spacciata per variante di prossimità, che si vuole rifilare alla nostra città senza risolvere i gravi problemi della viabilità extraurbana”.
Nel frattempo l’associazione San Michele ha predisposto un documento che viene sottoposto all’attenzione dei sindaci con il quale si esprime “parere contrario al progetto presentato dall’Anas Spa” sulla scorta di una serie di considerazioni.
“L’Anas asserisce che l’intervento proposto non ricade neppure parzialmente all’interno di aree protette, anche se ammette che gli impatti derivanti dalla sua realizzazione potrebbero interferire con le aree della Riserva Marina di Vasto e della Zsc Foce Trigno- Marina di Petacciato”, si legge nel documento, “la posizione è evidentemente contraddittoria e fors’anche strumentale perché tende a disconoscere la circostanza che un’area ambientale è tale ed è meritevole di tutela non soltanto in forza di una mera delimitazione, ma per tutto ciò che ricade ed esiste nel complesso sia al suo interno sia nelle zone immediatamente circostanti e per gli effetti esterni che ne possono condizionare e compromettere l’habitat. Sulla scorta di questa considerazione risulta quindi temerario affermare che il nuovo piano stradale progettato in variante alla attuale SS16 non abbia effetti sulla Riserva Marina di Vasto distante appena 150 metri. E’ assolutamente intuibile che tale progetto abbia invece un impatto non indifferente con le menzionate aree protette di cui l’Anas dovrebbe conoscere l’altissima qualità ambientale messa adesso a rischio dal potenziale sovraccarico dii cemento, asfalto, gas di scarico e polveri sottili. La strada proposta, una complanare più che una variante, giunge insomma a scapito della valenza del posto, riconosciuto come Sic (sito di interesse comunitario), di 57 ettari di superficie, 3 chilometri di lunghezza, 180 metri di larghezza) e meraviglia che l’Anas si sia fermata a mere asserzioni di compatibilità ambientale, senza preliminarmente indicare e valutare i rischi connessi alla realizzazione di questa infrastruttura viaria”.
Anna Bontempo (Il Centro)