sabato, Giugno 7

Vasto, soldi extra per le tumulazioni, pena ridotta

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Dimezzata dalla corte d’Appello dell’Aquila la sentenza a carico di Luisito Lategano, l’ex custode del cimitero coinvolto nell’operazione “Eterno riposo”. La condanna di primo grado a due anni e mezzo di reclusione è stata ridotta ad un anno e sei mesi.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Nonostante l’arresto subito quando scoppiò lo scandalo, Lategano non si è mai arreso e ha sempre rigettato le accuse. Per questo il suo difensore, l’avvocato Antonello Cerella, ha rifiutato di patteggiare la pena. I fatti gli hanno dato ragione. Già tre anni fa il tribunale di Vasto aveva notevolmente alleggerito la posizione di Lategano. Anziché essere condannato per induzione alla riscossione di tangenti, era stato riconosciuto colpevole del solo reato di truffa. La sua colpa: aver accettato denaro dai cittadini. Una colpa veniale rispetto alle pesanti accuse iniziali.

E’ probabile a questo punto che l’avvocato Cerella decida di ricorrere al terzo grado di giudizio in Cassazione.

L’operazione “Eterno riposo” partì dalla denuncia di un cittadino a cui erano stati chiesti soldi per spostare altre salme e fare posto alla mamma defunta. All’inizio gli indagati erano 17. Tre anni fa due ex dipendenti comunali patteggiarono la pena di 2 anni di reclusione. Due beneficiari dei favori patteggiarono invece una pena di sei mesi. Il difensore di Lategano optò per il rito ordinario. Come lui i difensori di dodici beneficiari. Il 10 ottobre 2022 il tribunale pronunciò la sentenza: 12 assoluzioni per i cittadini e la derubricazione del reato per Lategano in truffa. Quella fu la svolta. La pena più lieve permise il reintegro al lavoro per l’uomo.

Ulteriori dettagli sulla vicenda li trovate stamane sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.

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