
Parere negativo da parte degli uffici tecnici del Comune di Vasto sulla Variante alla Statale 16. Le osservazioni VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)del progetto dell’Anas denominato “Variante alla S.S. 16 Adriatica nel tratto Vasto Sud – San Salvo Marina dal Km 517+000 al Km KM 524+000” sono state trasmette nella giornata di ieri al Mase, Ministero dell’ambiente e della sicurezza ambientale.
“Dall’esame della documentazione progettuale e dello studio di impatto ambientale, emergono le seguenti criticità”, si legge nel documento firmato dalla Dirigente del Settore Urbanistica e Ambiente, Francesca Gizzarelli.
“Il tracciato proposto – si legge – non riesce a soddisfare quelle che sono le esigenze già espresse dall’amministrazione comunale sul progetto di fattibilità tecnico economica, ovvero la necessità di delocalizzare detto tracciato in aree più distanti rispetto all’abitato di Vasto Marina. Il progetto proposto, nel primo tratto, ripercorre esattamente il tracciato esistente che risulta fortemente congestionato, soprattutto nel periodo estivo durante il quale il traffico veicolare aumenta a causa della maggior presenza di turisti.
Si evidenzia, altresì, che nel tratto II, caratterizzato dalla realizzazione ex novo di una strada che si sviluppa parallelamente al tracciato ferroviario per una lunghezza di circa 2 km, sono presenti aree soggette a dissesto idrogeologico. A tal proposito, il Comune di Vasto è in procinto di trasmettere alla competente Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, una nuova proposta di perimetrazione dell’area di Montevecchio, in quanto per detta area è emersa la necessità di effettuare la procedura di aggiornamento delle classi di pericolosità e di rischio del P.A.I. (Piano per l’assetto idrogeologico). L’area in oggetto, attualmente classificata come zona P1 nel vigente PAI, verrà riclassificata in zona P3 (Pericolosità elevata).
In aggiunta, si rileva che lo studio relativo alla regimentazione delle acque meteoriche prevista nel progetto del nuovo tracciato stradale, non spiega in maniera esaustiva l’impatto che avranno le stesse sui ricettori finali.
In particolare, considerato che i canali ed i corsi d’acqua che attualmente sboccano a mare, presentano condizioni di criticità elevata, è necessario un approfondimento maggiore allo scopo di scongiurare fenomeni di allagamento in un’area particolarmente “fragile”, quale quella della Riserva Naturale Regionale “Marina di Vasto” e ZSC “Marina di Vasto”.