C’è forse un filo conduttore che collega la rapina messa a segno nella ricevitoria Eurobet di corso Mazzini a Vasto il 15 febbraio e i fatti di cronaca verificatesi nello stesso periodo in città? E’ quello che cercherà di scoprire la procura di Vasto attraverso un accertamento tecnico irripetibile.
A scriverlo, stamane, sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
“Il pubblico ministero Silvia Di Nunzio – si legge sul Centro di oggi – ha incaricato un perito che avrà il compito di fare accertamenti sul cellulare di M.A.B. , 41 anni, recuperato dai carabinieri nel centro scommesse rapinato e i dispositivi elettronici di altri 4 sospettati di altri reati. Gli indagati in totale sono 8.”
Presenti al conferimento dell’incarico i loro legali, l’avvocato Marisa Berarducci che difende M.A.B. .i colleghi Francesco Tascione, Alessandro Orlando e Raffaele Giacomucci che assistono le altre persone sospettate di avere compiuto atti illeciti in città. Francesco Tascione assiste 2 persone.
La comparazione di quanto verrà fuori dai cellulari potrebbe fare emergere connessioni tra gli indagati. Come detto potrebbe essere individuato un filo che collega più episodi. I fascicoli per il momento sono separati.
La Procura, nel frattempo, ha alzato sulle indagini un impenetrabile muro di silenzio. In mano agli investigatori ci sono anche immagini registrate dalla videosorveglianza e altro materiale probatorio. Dal giorno dell’arresto M.A.B.,41 anni di origine straniera ma da molti anni in Italia, nega ogni addebito. L’uomo si trova da più di un mese nel carcere di Torre Sinello a Punta Penna.
Per i militari è lui l’autore della rapina fatta domenica sera nel centro scommesse Eurobet di corso Mazzini a Vasto.
