“Il tracciato proposto non riesce a soddisfare la necessità di delocalizzare la Statale 16 e di decongestionarla dal traffico veicolare”. Partono da questa premessa le osservazioni tecniche formulate dal Comune al progetto dell’Anas che oggi approderanno in Commissione Assetto del territorio. L’organismo, presieduto da Luigi Marcello, è stato convocato alle 17, nell’aula consiliare.
All’ordine del giorno ci sono le osservazioni alla valutazione di impatto ambientale (Via) che, tecnicamente, sono scadute il 16 marzo, ma che secondo il Comune, possono essere portate nella conferenza dei servizi nel momento in cui verrà convocata.
“Dall’esame della documentazione progettuale e dello studio di impatto ambientale, emergono le seguenti criticità”, scrive la dirigente Francesca Gizzarelli, “il tracciato proposto non riesce a soddisfare quelle che sono le esigenze già espresse dall’amministrazione comunale sul progetto di fattibilità tecnico economica, ovvero la necessità di delocalizzare detto tracciato in aree più distanti rispetto all’abitato di Vasto Marina. Il progetto proposto, nel primo tratto, ripercorre esattamente il tracciato esistente che risulta fortemente congestionato, soprattutto nel periodo estivo durante il quale il traffico veicolare aumenta a causa della maggior presenza di turisti. Si evidenzia, altresì, che nel tratto II, caratterizzato dalla realizzazione ex novo di una strada che si sviluppa parallelamente al tracciato ferroviario per una lunghezza di circa 2 km, sono presenti aree soggette a dissesto idrogeologico. A tal proposito, il Comune di Vasto è in procinto di trasmettere alla competente Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, una nuova proposta di perimetrazione dell’area di Montevecchio, in quanto per detta area è emersa la necessità di effettuare la procedura di aggiornamento delle classi di
pericolosità e di rischio del P.A.I. (Piano per l’assetto idrogeologico). L’area in oggetto, attualmente classificata come zona P1 nel vigente PAI, verrà riclassificata in zona P3 (pericolosità elevata)”.
Nelle osservazioni si legge anche “che lo studio relativo alla regimentazione delle acque meteoriche prevista nel progetto del nuovo tracciato stradale, non spiega in maniera esaustiva l’impatto che avranno le stesse sui ricettori finali. In particolare, considerato che i canali ed i corsi d’acqua che attualmente sboccano a mare, presentano condizioni di criticità elevata, è necessario un approfondimento maggiore allo scopo di scongiurare fenomeni di allagamento in un’area particolarmente “fragile”, quale quella della Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto.
Anna Bontempo (Il Centro)