Un versamento di 50 euro, sul conto corrente della Asl, per poter avere il sopralluogo dei veterinari. Diventa sempre più difficile la lotta al randagismo che le associazioni animaliste portano avanti fra difficoltà e ostacoli burocratici. La novità del pagamento di 50 euro, che ha suscitato l’immediata reazione delle volontarie, è stata rivelata dal Comitato interregionale animalista.
“La nostra associazione è solita fare segnalazioni via Pec per attività di monitoraggio e prevenzione del randagismo”, spiega Francesca Trillini, presidente del Comitato, “dopo una ennesima segnalazione fatta in data 28 marzo agli organi competenti (Comune di Vasto, Polizia locale, carabinieri forestali e Asl) abbiamo ricevuto dal servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria una Pec , che facendo riferimento a recenti disposizioni, comunicava che i sopralluoghi richiesti a carico di soggetti privati vengono effettuati solo dopo il versamento di 50 euro sul conto corrente intestato alla Asl.
Il fatto è grave”, prosegue Trillini, “non esiste in alcun modo che un organo preposto alle verifiche e la ASL possano far pagare per l’accertamento di un reato, quasi a voler dissuadere dal fare segnalazioni. La loro giustificazione sta nel fatto che, a loro dire, ricevono molte segnalazioni fasulle. Per quanto di nostra conoscenza nessuna ASL in Italia chiede cifre per intervenire: il controllo del territorio spetta anche a loro così come ai sindaci dei comuni. Troviamo quindi che tale disposizione sia illegittima, impropria e assolutamente contro ogni principio di legalità. Siamo fortemente convinti che il Ministero delle Salute preposto al randagismo, che sarà messo a conoscenza da noi, metterà in atto i dovuti controlli su tale attività. Ci preme sottolineare che i carabinieri forestali, che sono stati gentilissimi, hanno comunicato di non sapere nulla e che nessuno è tenuto al pagamento se chiamati ad intervenire, congiuntamente al servizio veterinario della Asl”.
Le volontarie sono decise ad andare fino in fondo. Tanto per cominciare segnaleranno l’episodio al Ministero della Salute.
“E’ un fatto di una gravità inaudita”, rincara la dose la presidente del Comitato interregionale animalista, “significa dissuadere le associazioni e le volontarie dal fare segnalazioni e questo stride con quanto previsto dalla legge e dalla Costituzione”.
Anna Bontempo (Il Centro)