Sono due i percorsi alternativi per aggirare la frana che ha tagliato in due la Via Verde nella riserva di Punta Aderci. E’ quanto hanno potuto verificare martedì mattina, nel corso di un sopralluogo congiunto, i tecnici comunali e provinciali.
Presenti sul posto anche l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, il consigliere provinciale delegato alla Via Verde, Alessandro La Verghetta, Michele Bosco presidente del Comitato Terre di Punta Aderci e Roberta Presenza, che nella associazione ricopre il ruolo di referente del progetto di marketing territoriale “Visit Punta Aderci”.
Il sopralluogo, durato circa due ore, è servito a verificare la fattibilità di due percorsi alternativi che sono stati sottoposti all’attenzione dell’architetto Maria Rosaria Greco della Provincia e dell’ingegner Luca Giammichele del comune di Vasto.
“Le alternative ci sono”, spiega La Verghetta, “una di queste è il tracciato che costeggia il carcere di Torre Sinello e l’ex campeggio fino ad arrivare alla foce del fiume Sinello, dove il percorso si riallaccia al tratto di Via Verde che porta direttamente al Bosco di Don Venanzio, in territorio di Pollutri. Abbiamo convenuto con gli uffici che potrebbe essere questa l’alternativa percorribile, in attesa di ripristinare il tratto di Via Verde interrotto da una voragine. Abbiamo chiesto al Demanio marittimo un finanziamento per questa calamità, perché si tratta di una calamità”, prosegue La Verghetta, “abbiamo chiesto dai 3 ai 4 milioni di euro , allegando la cartografia. Siamo in attesa di riscontro. Solitamente il Demanio è sempre sollecito nelle risposte. Per il momento abbiamo una alternativa che è già stata collaudata la settimana scorsa dai runner che hanno partecipato alla prima edizione di Trabocchi Trail Adventure”, conclude il consigliere delegato.
“La preoccupazione del Comune è trovare una soluzione nel più breve tempo possibile per dare la possibilità a tutti, pedoni e ciclisti, di percorrere la Riserva”, commenta l’assessore Barisano. Ad accompagnare i tecnici anche una delegazione del Comitato Terre di Punta Aderci, associazione presente nel comitato di gestione dell’area protetta.
“Sono due i percorsi alternativi”, rimarca Bosco che quel territorio conosce bene, “oltre al tracciato che costeggia il carcere di Torre Sinello, c’è anche quello sotto Zimarino che presenta un tratto abbastanza comodo sia per ciclisti, sia per i pedoni anche se risulta leggermente più lungo. Abbiamo cercato di dare il nostro contributo. Saranno poi i tecnici a decidere il percorso migliore e più compatibile”.
“La Via Verde è molto importante per la Riserva perché la valorizza e la identifica”, aggiunge Presenza, “il fatto che sia interrotta in un punto centrale è estremamente penalizzante, perché impedisce il transito ai pedoni, ai ciclisti e alle famiglie che arrivano da noi attraverso la Via Verde , quindi un suo ripristino è importante per il territorio. Considerando che siamo alle soglie di una nuova stagione turistica e che il danno è importante chiediamo che ci sia attenzione verso questo problema. L’incontro di oggi (ieri per chi legge, ndc) è stato sicuramente importante ed è un altro tassello verso la soluzione che non sarà facile , ma siamo fiduciosi che ci sarà”.
La voragine che ha tagliato in due la Via Verde nella riserva ha completamente cancellato un tratto di percorso. A causare lo smottamento, che si è creato dopo le piogge, sarebbe stata la mancata manutenzione dei canali di scolo che un tempo veniva assicurato dalle Ferrovie.
Anna Bontempo (Il Centro)