sabato, Giugno 7

Riserva Marina di Vasto: “Le ruspe hanno fatto perdere traccia del fratino”

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Ruspe in azione sul litorale che costeggia la riserva Marina di Vasto, in questi giorni molto chiacchierata per i punti ristoro previsti lungo la pista ciclopedonale. I mezzi meccanici utilizzati per la pulizia dell’arenile, in pieno periodo di nidificazione del fratino,  si sarebbero spinti fino al piede della duna, dove è presente la delimitazione con paletti e corde. La denuncia arriva da Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino di Vasto, impegnato in questi giorni nel monitoraggio di eventuali nidi. 

“Le ruspe, in quel tratto di arenile, hanno arato fino al piede della duna”, sostiene Taglioli, “proprio dove nidifica il fratino di cui si sono perse ormai le tracce. Sono anni che lo ripetiamo: le operazioni di pulizia con i mezzi meccanici devono essere fatte a distanza di almeno dieci metri dalla duna. Insomma, per la Riserva Marina di Vasto sono tempi davvero magri”, prosegue l’ecologista, “da molto, purtroppo, nel silenzio di quasi tutti. Nessun segno di vita sulla gestione, pali di delimitazione dunale in buona parte abbattuti o divelti e che ormai, per dimensioni eccessive dalla loro collocazione, servono solo come posatoi per le intelligentissime cornacchie grigie a caccia di prede, semmai il fratino – di fatto scomparso dalla Riserva – tentasse ancora di nidificare. E semmai scampasse alle ruspe che in alcuni tratti dell’ arenile arano fino al piede duna dove il piccolo uccello dovrebbe  nidificare. In questo triste panorama il Pan (piano di assetto naturalistico) della Riserva pare soprattutto concentrato sui chioschi da collocare lungo la ciclabile e da adibire a punti ristoro. C’è da restare basiti, se si pensa che stiamo parlando di una area protetta e di un sito di interesse comunitario”, conclude Taglioli.   

Anna Bontempo (Il Centro)               

(foto archivio della Riserva di Punta Aderci che ringraziamo)

 

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