venerdì, Giugno 6

Di Toro e Lippis sbattono la porta, “Da noi addio alla maggioranza”

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Sono state disattese tutte le nostre proposte, non siamo  stati ascoltati e mai presi in considerazione”. Alfonso Di Toro e Giancarlo Lippis, i due “reduci” del gruppo San Salvo Popolare e Liberale dopo l’uscita di Nicola Di Ninni, annunciano in una lunga conferenza stampa di essere ufficialmente fuori dalla maggioranza di centrodestra, ma si guardano bene dal pronunciare la parola “opposizione”, affermando che “continueremo a lavorare responsabilmente per il bene della città”.

E’ il giorno  della resa dei conti, ma anche delle carte che finora non erano mai state esibite.

“L’11  dicembre 2023 undici esponenti del centrodestra, tra assessori e consiglieri di maggioranza,  sottoscrissero un documento”, ricorda Lippis tirando fuori un foglio ingiallito, “con cui si impegnavano in caso di elezione al consiglio regionale di Tiziana Magnacca a votare per l’attribuzione alla mia persona della carica di presidente del consiglio comunale”.

Quel documento porta le firme di Magnacca, Angelo Fabrizio, Claudio Mastronardi, Roberto Rossi, Carla Larcinese, Tony Faga, Carla Esposito, Carmen Di Filippantonio, Eugenio Spadano, Elisa Marinelli e Maria Travaglini.

Altro impegno disatteso. Così come sono finite nel dimenticatoio – raccontano Di Toro e Lippis –  tutte le proposte fatte in questi anni. La rottura definitiva si è consumata durante l’ultimo consiglio comunale, quando il rendiconto di gestione 2024 è stato approvato grazie al voto favorevole di Di Ninni (uscito dal gruppo San Salvo Popolare e Liberale di cui era stato fondatore, per rientrare a pieno titolo nella maggioranza) e alla astensione di Marika Bolognese (uscita dal centrosinistra e ora nel gruppo misto). In caso contrario l’amministrazione sarebbe caduta e in Comune sarebbe arrivato un Commissario.

“Il vero capolavoro l’ha fatto la sindaca Emanuela De Nicolis “, aggiungono, “ quando durante il consiglio comunale sul bilancio ci ha letteralmente cacciati perché non siamo degli Yes Man. Noi eravamo dell’idea di astenerci, ma alla fine abbiamo votato contro”.

Insomma, chi si aspettava un “ritorno alla casa madre “ dei due consiglieri, è rimasto deluso dopo la conferenza stampa di ieri mattina, nel corso della quale Di Toro e Lippis hanno anche accennato alla lettera “al miele” delle liste di maggioranza che nei giorni scorsi hanno tentato un recupero in estremis dei due esponenti politici. I quali non hanno lesinato critiche all’amministrazione comunale.

“Sono state disattese tutte le nostre proposte”, aggiungono, “abbiamo suggerito la riqualificazione di via Grasceta: dopo quasi tre anni non esiste neanche uno studio di fattibilità. Abbiamo presentato una mozione sulla fermata dei Frecciarossa alla stazione Vasto-San Salvo per impegnare l’amministrazione comunale ad interloquire con la Regione; la mozione è stata calendarizzata dopo due mesi e poi rinviata. Abbiamo assistito alla chiusura del canile per la totale assenza di manutenzione, agli impianti sportivi non a norma, alla recinzione obsoleta del centro storico fatta con dei lucchetti. Quando ci hanno chiamato era solo per ratificare scelte fatte da altri”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

 

 

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