
La giunta comunale in data odierna ha deliberato l’utilizzo di un immobile sottratto alla criminalità organizzata e sito in via Colli a Vasto per la finalità sociale, e di realizzare un gruppo appartamento per persone con disabilità e promuovere un’azione di cohousing come previsto dalla Legge Dopo di noi. I beneficiari saranno individuati in base ad una procedura di evidenza pubblica. Il progetto sarà cogestito con Anffas Onlus Vasto, riconosciuta partner del progetto in seguito a procedura ad evidenza pubblica posta in essere dal Comune. Il programma prevede anche di sostenere l’accesso dei beneficiari del mercato del lavoro oltreché la possibilità di sostenere un’esperienza di vita quotidiana senza il supporto della famiglia.
“Grazie all’edificio di via Colli riusciamo ad offrire degli spazi di residenzialità assistita a favore di persone disabili. Sempre più le famiglie cercano di evitare l’istituzionalizzazione in grandi strutture, prediligendo piccole comunità o residenze che promuovano – ha dichiarato il sindaco Francesco Menna – l’autonomia e l’inclusione sociale. Siamo molto soddisfatti di poter utilizzare un immobile sottratto alla criminalità che consentirà di portare avanti un importante progetto sociale”.
“Un ambizioso traguardo raggiunto per la prima volta dal Comune di Vasto per il progetto “Dopo di noi”. Una scelta dall’alto valore simbolico e sociale che permette la riconversione di un bene sottratto alla criminalità organizzata in favore della collettività ed un progetto sociale importante. L’obiettivo è garantire – ha evidenziato l’assessore alle Politiche sociali Anna Bosco – la piena autonomia e inclusione sociale di queste persone, anche dopo la scomparsa dei genitori o dei familiari che si prendevano cura di loro. Questo spazio non sarà solo un’abitazione ma un luogo dove persone fragili potranno contare su supporti educativi, sanitari e sociali integrati, e su una rete costruita insieme con le famiglie e con il territorio. L’abitazione sarà personalizzata e dotata di tecnologie di domotica e interazione a distanza. Un ringraziamento agli organi giudiziari, alle forze dell’ordine, al dirigente e agli uffici dei Servizi sociali”.