sabato, Giugno 7

A Punta Penna musica a palla, birra, gazebo e battigia trasformata in pista ciclabile

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Musica a palla, birra, gazebo, partite di calcio e la battigia trasformata in una pista ciclabile. E’ andato in scena domenica e lunedì il primo assalto alla spiaggetta di Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci. Un assaggio di quello che, inevitabilmente, succederà a Ferragosto, replicando quanto già accaduto l’anno scorso quando la guardia costiera fu costretta ad intervenire per far rimuovere le reti da pallavolo montate sul litorale. 

Le prospettive non sono rosee perché nessuno dei provvedimenti annunciati è stato adottato. 

“Stiamo lavorando al regolamento per disciplinare le modalità di utilizzo dell’area protetta”, continua a ripetere l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano, “mentre gli uffici comunali si stanno occupando della eventuale istituzione di parcheggi a pagamento. Ci sono trattative in corso con Arap che è proprietaria dei terreni”.

L’anno scorso, dopo l’assalto ferragostano, il delegato alle politiche ambientali della giunta Menna annunciò soluzioni per limitare l’afflusso e per evitare che accada  di nuovo quello che si è verificato a ferragosto 2024. A distanza di un anno non sono stati  ancora adottati provvedimenti che vadano in questa direzione. Trattative sono in corso tra Comune e Arap per la creazione di parcheggi a pagamento lungo i vialoni della zona industriale per un totale di 276 stalli, ma non si sa se il provvedimento sarà in vigore già da questa estate visto che dovrebbero essere apportate modifiche alla circolazione. Se così fosse sarebbe un primo passo verso un uso più consapevole della Riserva dove, al contrario di quello che avviene a Vasto Marina, si parcheggia gratis. Quello di limitare l’afflusso è un problema su cui si dibatte da anni, che divide e che scatena discussioni anche all’interno del Comitato di gestione dell’oasi costiera. 

Alcuni anni fa il Comune, l’Università del Molise e la cooperativa Cogecstre si fecero promotori di un sondaggio. Venne somministrato un questionario ai visitatori, dal quale emerse che una buona percentuale di turisti e residenti sarebbero stati disponibili a  pagare un biglietto di ingresso per preservare al meglio la natura e la qualità ambientale. In questi anni, complice la maggior conoscenza che si ha della Riserva di Punta Aderci, è aumentata notevolmente la pressione antropica che mette a rischio gli habitat naturali. Unica nota positiva il ritorno del fratino dopo ben 14 anni di assenza. 

Anna Bontempo (IL Centro)

 

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