lunedì, Giugno 9

Il figlio rischiò di annegare nella piscina di un lido, la famiglia non si arrende

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Un bambino di soli 10 anni, colto da un attacco epilettico, ha rischiato di annegare nella piscina di un lido. Michele (nome di fantasia), trasportato in elisoccorso all’Uoc di Pescara, si è salvato ma per lunghe ore si è temuto il peggio.

La coppia, assistita dall’avvocato Isabella Mugoni, ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri. Dagli accertamenti fatti a Pescara è stata messa in dubbio la crisi epilettica. Di sicuro Michele è caduto in acqua ed è stato salvato da una assistente bagnante del lido in cui si trovavano. I genitori di Michele temono che il figlio sia stato lasciato solo in acqua o comunque non controllato adeguatamente. Dopo il rischio di annegamento le condizioni di salute del bambino sono peggiorate e tuttora il piccolo deve essere sottoposto a continui controlli medici.

Dieci le persone indagate, ovvero tutti coloro che facendo parte della struttura, avrebbero dovuto prevenire l’incidente che si è verificato in acqua.

Dopo un attenta analisi del fascicolo, il pm Vincenzo Chirico ha chiesto l’archiviazione del caso ma l’avvocato Isabella Mugoni si è opposta . Due giorni fa le parti sono comparse quindi davanti al gip del tribunale di Vasto che ha ascoltato l’avvocato Mugoni. Al termine dell’udienza il magistrato si è riservato di decidere.

Paola Calvano

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