
Ha deciso di adeguarsi alle disposizioni “plastic free” nonostante una delibera di giunta conceda tre anni di tempo. E’ il Lido Sabrina che ha sostituito 16 hawaiani con nuovi modelli in tessuto ecologico.
“Un gesto concreto a favore dell’ambiente”, commenta l’assessore Gabriele Barisano, “con grande sensibilità ecologica, il Lido ha sostituito ben 16 hawaiani in materiale plastico con nuovi modelli in tessuto ecologico, anticipando di ben tre anni i tempi previsti dalla delibera di giunta comunale che concede ai concessionari questo lasso di tempo per adeguarsi. Una scelta importante”, prosegue il delegato alle politiche ambientali della giunta Menna, “la plastica dispersa finisce spesso in mare, danneggiando l’ecosistema marino e ritornando nella nostra catena alimentare, con conseguenze che non possiamo più ignorare. Un esempio virtuoso di responsabilità e rispetto per il nostro territorio, che speriamo venga presto seguito da tutti gli altri stabilimenti”, conclude Barisano.
La delibera cui fa riferimento l’assessore è quella del 25 ottobre 2024 che forniva indirizzo agli uffici di adottare provvedimenti per il divieto della plastica. Cioè lancio all’aperto di palloncini e lanterne, abbandono in mare di reti e cassette di polistirolo, divieto di rilascio all’aperto di nastri colorati e lancio di coriandoli di plastica. Con la stessa delibera veniva stabilito che “i concessionari di stabilimenti balneari dovranno attenersi alle indicazioni di cui al Protocollo di sostenibilità delle spiagge, mettendo a sistema l’impiego di materiali naturali per sistemi di ombreggiatura, nonché uso di prodotti eco-compostabili, al fine di evitare la dispersione di filamenti di rafia sintetica prediligendo l’uso di materiali e rivestimenti naturali eco-compatibili”.
Lo scorso mese di febbraio, a distanza di quattro mesi dalla delibera, il sindaco Francesco Menna firmò una ordinanza che vieta il rilascio, la dispersione nell’ambiente e l’abbandono di palloncini, lanterne cinesi e altri dispositivi aerostatici. L’inosservanza di queste disposizioni comporta l’applicazione di sanzioni amministrative comprese tra un minimo di 25 euro e un massimo di 500 euro. Nulla dice però l’ordinanza sulle cassette di polistirolo – che pure erano menzionate nella delibera di indirizzo del 25 ottobre 2024 – considerate il nemico numero uno dell’ambiente marino.
Anna Bontempo (Il Centro)