sabato, Luglio 5

Aquilano (Italia Nostra) su Fosso Marino: “La soluzione è la rinaturalizzazione”

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L’allarme è rientrato, ma le preoccupazioni restano per Fosso Marino. Il canale che sfocia vicino al pontile, in piena spiaggia, si presentava martedì mattina con le acque nere e putride che emanavano un forte fetore. La situazione è decisamente migliorata ieri come hanno potuto constatare i bagnanti presenti sul litorale e la stessa guardia costiera che ha effettuato un sopralluogo, riscontrando l’assenza di “acque cattive e odori strani”.

Sulle cause del fenomeno che ha allarmato cittadini e turisti girano diverse ipotesi. Potrebbe essersi trattato di uno sversamento di acqua fognaria,  oppure di un malfunzionamento delle pompe di sollevamento delle vasche di decantazione della prima pioggia. Fatto sta che l’annoso problema di Fosso Marino è ben lungi dall’essere risolto.

Nel 2022 sembrava che la soluzione fosse a portata di mano dopo le complesse attività di monitoraggio della guardia costiera e della polizia locale finalizzate ad accertare l’eventuale presenza di scarichi abusivi. Un anno dopo, nel 2023, ci furono delle videoispezioni con il robot risultate particolarmente complicate a causa della “tombatura” del corso d’acqua che è stato anche privato della tipica vegetazione (cannucce di palude).

A  distanza di due  anni siamo al punto di partenza, con le note criticità che si ripresentano in piena estate quando in città ci sono i turisti. E se l’assessore ai servizi manutentivi Alessandro D’Elisa ritiene che la soluzione definitiva sia legata al potenziamento degli impianti (“occorrono 2,8 milioni di euro per la realizzazione di una grossa vasca”), non sono dello stesso avviso le associazioni. 

“L’unica soluzione per Fosso Marino è la sua rinaturalizzazione, come previsto nel vigente piano demaniale marittimo”, rilancia Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra del Vastese, che a suo tempo chiese senza esito di conoscere i risultati delle videoispezioni, “la grande opera idraulica che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare prolungando il corso d’acqua di trecento metri, con un tubo che passa sotto il fondale marino, è a dir poco illogica e dannosa. Significherebbe nascondere ciò che non si può nascondere, con gravissimo danno per l’ambiente e per il turismo. C’è una sola soluzione per attenuare drasticamente il problema: la rinaturalizzazione di Fosso Marino e azioni di controllo e di repressione, attualmente molto difficoltose e costose a causa della tombatura del corso d’acqua. A Italia Nostra sta a cuore il bene comune e non transige davanti al prevalere degli interessi privati su ciò che appartiene a tutti noi. Qualcuno, in Comune, a Vasto, forse insegue altri fini, che vanno in tutt’altra direzione», conclude caustico Aquilano.

Anna Bontempo (Il Centro)

foto archivio

 

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