“La Via Verde è un potente attrattore turistico, c’è una forte richiesta”. Funge da richiamo la pista ciclopedonale della Costa dei Trabocchi, nonostante l’ormai famosa interruzione di Lago Dragoni che sarà superata con la realizzazione di un ponte in acciaio. Ne sono convinti l’amministrazione comunale e gli operatori turistici che prevedono un boom di presenze legate al cicloturismo e alla bandiera blu ottenuta quest’anno per la prima volta.
“Con la nascita della Via Verde il nostro turismo è cambiato”, dice Tony Iezzi, titolare dello stabilimento balneare Mare blu di Borgata Marina, che mette a disposizione della clientela bici, punto ricarica e brochure, “all’inizio la pista ciclabile era frequentata solo dalle persone del posto, negli ultimi anni invece abbiamo registrato l’arrivo di turisti dalle regioni limitrofe, come Marche, Lazio e Molise. E’ molto attrattiva. Fare una pedalata in mezzo alla natura, a due passi dal mare, è una esperienza piacevole per chi viene qua in vacanza. Nei ponti del 25 aprile e del 1° maggio abbiamo avuto una marea di gente che è venuta dalle regioni limitrofe per una notte o due notti. Purtroppo l’interruzione è come un imbuto”.
“Il turismo da noi è cambiato molto”, racconta Nicola Polidoro del Camping-Village Le Morge, storica struttura di Torino di Sangro, “il turista fai da te, che arriva con la tenda è ormai solo un ricordo. Oggi prenota tre mesi prima, chiede informazioni sui servizi, è più esigente. Il turista con la tenda è scomparso. Negli ultimi anni si stanno vedendo più stranieri: tedeschi, olandesi, belgi, anche inglesi. Prima l’Abruzzo era considerata una regione di passaggio, oggi è diventata una meta stabilita. Vengono da noi perché c’è la Costa dei trabocchi, con la sua pista ciclabile. Arrivano già con le biciclette dietro al camper. Ma c’è una nota dolente, quella della interruzione di Lago Dragoni che passa in secondo piano grazie alla bellezza della nostra costa. Sono convinto, e l’ho detto all’amministrazione tante volte, che se riusciamo a eliminare questa interruzione avremo un boom di presenze perché c’è una forte richiesta della Costa dei Trabocchi, della pista ciclabile e dell’ambiente che stiamo difendendo, tant’è che abbiamo ottenuto la bandiera blu. Il Comune si deve dar da fare per risolvere il problema dell’interruzione”, insiste Polidoro.
Via Verde e bandiera blu: per il sindaco Nino Di Fonso l’ottenimento del vessillo della Fee è la premessa per un ulteriore aumento di turisti.
“Nel 2024 abbiamo registrato 67.992 presenze”, attacca Di Fonso, “cioè 5.709 in più rispetto al 2023. Abbiamo avuto una crescita graduale del turismo legata a diversi fattori e sono convinto che con la bandiera blu questo trend positivo sarà ancora più marcato. Abbiamo un’ottima capacità ricettiva: 5 campeggi, 30 B&B, 3 hotel per un totale di 2.700 posti letto. Dobbiamo incentivare gli imprenditori. Il nostro obiettivo è sviluppare un turismo ecosostenibile ed inclusivo perché abbiamo una costa bellissima, sia ciottolosa che sabbiosa, un trabocco comunale che ha una finalità didattico-ricreativa, la Lecceta che è un polmone verde. Stiamo lavorando per far conoscere Torino di Sangro. Sono convinto che vedremo gli effetti della bandiera blu fra due anni, ma già ci sono i primi segnali positivi. Dobbiamo prepararci ad un boom di presenze e lavorare per migliorare i servizi. Ma non vogliamo un turismo di massa, vogliamo crescere piano piano in maniera graduale. Perché un turista dovrebbe scegliere Torino di Sangro? Per la sua costa, per il mare pulito e per il borgo che stiamo riqualificando”, conclude il sindaco.
Anna Bontempo (Il Centro)