A Lanciano è iniziata la sostituzione della risonanza magnetica dell’ospedale con un modello di ultima generazione, acquistato grazie ai fondi Pnrr. La procedura di dismissione ha prodotto una suggestiva “fumata bianca”.
«La risonanza funziona grazie a un magnete raffreddato con elio – spiega Roberto Vezzaro, direttore della Radiologia –. Per dismettere l’apparecchio è necessario espellere rapidamente questo gas in sicurezza, generando una nuvola bianca visibile sul tetto dell’ospedale».
Cosa cambia per i pazienti?
Gli esami non subiranno interruzioni:
- Pazienti ricoverati e parte degli utenti esterni accolti a Vasto.
- Altri utenti indirizzati presso strutture private convenzionate.
Tempi
La nuova risonanza sarà operativa entro ottobre 2025. Garantirà immagini migliori e tempi di scansione ridotti.
Collaborazione tra le radiologie
«Lanciano e Vasto collaborano scambiandosi supporto in occasioni come questa – sottolinea il direttore generale Mauro Palmieri –. Grazie a tutti per la collaborazione e la pazienza durante questo aggiornamento tecnologico».
Il comunicato stampa completo
Di “fumata bianca” ce n’è una, assolutamente famosa. Ma, meno nota e senza contenuto mistico, anche Lanciano ha avuto la sua, annunciatrice pure di buone nuove. Il fatto, documentato nel video allegato, è accaduto in radiologia, dove per far posto alla nuova risonanza magnetica è stata dismessa quella in funzione con una procedura che ha prodotto, appunto, una fumata bianca.
«La risonanza è un potente magnete che per funzionare necessita di essere costantemente refrigerata tramite un gas, l’elio – chiarisce Roberto Vezzaro, direttore del servizio -. La sostituzione di un apparecchio comporta, quindi, che venga spento in toto, anche a livello del magnete, con l’eliminazione del gas refrigerante tramite la procedura denominata “quench”. La procedura deve avvenire in sicurezza, tramite espulsione rapida dell’elio in atmosfera, che produce una nuvola bianca al di fuori del tubo di scarico, che nel nostro caso è posto sul tetto dell’ospedale, proprio sopra il reparto di radiologia. Figurativamente è come il fuoco della fenice, che rinasce dalle sue ceneri: infatti appena terminata la procedura di “quench” iniziano le operazioni di rimozione del macchinario in uso in precedenza, datato 2010, e l’installazione di quello nuovo, un autentico gioiello tecnologico acquistato con fondi Pnrr destinati al programma di ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero».
Per tutta la durata dei lavori gli esami non subiranno alcuno stop: tutti i pazienti ricoverati e parte degli esterni saranno accolti a Vasto, mentre un’altra parte è stata ricollocata nelle strutture private convenzionate.
«Mi piace sottolineare questa reciprocità tra le radiologie che condividono lo stesso percorso di rinnovo delle attrezzature – tiene a sottolineare il direttore generale della Asl, Mauro Palmieri -: in precedenza Lanciano aveva supportato Vasto per la sostituzione della risonanza e ora avviene l’inverso e ringrazio per questo tutti gli operatori. Agli utenti viene chiesto di tollerare l’eventuale disagio in vista del risultato finale: avere a Lanciano una tecnologia avanzatissima, con ottimizzazione delle immagini e tempi di scansione più veloci. Ho chiesto alla ditta aggiudicataria di rendere operativo il nuovo sistema entro ottobre e voglio essere fiducioso sul rispetto di questi tempi».
Le operazioni di “quench” della risonanza magnetica di Lanciano sono avvenute alla presenza di Raffaele Di Nardo, direttore sanitario aziendale, Manuela Di Virgilio, referente della direzione di presidio, Rocco Mangifesta, responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale, Filippo Manci, responsabile dell’ingegneria clinica, e per la radiologia Roberto Vezzaro e il capo tecnico Simona Trivilino.