giovedì, Luglio 31

“Quei 141 superfortunati”, amara riflessione di un cittadino che vive nel disagio

Condividi

Egregio Direttore, le invio questa nota dopo aver letto sulle pagine de “Il Centro” in edicola ieri, l’articolo dal titolo: “Alla lotteria dei vitalizi: 4 milioni per 141 politici” e l’elenco dei 141 politici ed ex che ogni anno costano agli abruzzesi ben 4 milioni di euro.

Io, per una serie sfortunata di eventi che hanno segnato la mia esistenza, faccio parte dei “miserabili” di questa società. Ovvero di coloro i quali una volta all’anno possono chiedere al Comune di residenza un contributo straordinario presentando richiesta alla Commissione Consiliare “Affari Sociali”.

Contributo variabile tra i 200 ed i 400 euro per la cui concessione è necessario sottoporsi ad una specie di interrogatorio di terzo grado con l’obbligo di presentare l’ISEE e le “pezze giustificative” per ottenere  “l’elemosina”.

Nel leggere le cifre dei vitalizi di cui godono i politici ed ex della Regione Abruzzo mi sono posto questa domanda: ma questa gente è in grado di capire come vivono persone come me?

Loro, sol perché hanno fatto politica, beccano ogni mese vitalizi oscillanti tra i mille ed i seimila euro trasferibili, alla loro morte, alle mogli o ai mariti. Possono mai capire questi “Signori” come si vive con una pensione sociale di poche centinaia di euro e con un contributo “straordinario” (se concesso) di poche centinaia di euro?

E’ questo il tanto decantato stato sociale che i politici italiani si vantano di aver creato?

Scorrendo l’elenco dei beneficiari ho notato nomi di politici (anche ex parlamentari) che hanno svolto anche le professioni (medici, avvocati, ingegneri, ragionieri, geometri, ecc. ecc.) e che, lor Signori, ai vitalizi aggiungono anche le pensioni di categoria professionale. Inoltre, ho notato la presenza di politici, ancora in attività nelle amministrazioni comunali e negli enti dipendenti dalla Regione, che percepiscono anche emolumenti per cariche di assessori nei Comuni o quali componenti i consigli di amministrazione di Enti di competenza regionale.

Le pare giusto tutto questo? Perché nessuno si ribella in questa nostra Italia?

E questi paladini della solidarietà perché non hanno il coraggio di rinunciare almeno ad una parte dei loro consistenti vitalizi  al fine di contribuire al risanamento dei conti della Regione Abruzzo?

Grazie per l’ospitalità.

A.D.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.