
Lettere che non arrivano, bollette che arrivano in ritardo, pacchi tornati al mittente. Tutta colpa, a detta dei cittadini, della toponomastica del Comune di Vasto.
Un ampio servizio sull’argomento, a firma di Paola Calvano, lo ha pubblicato stamane il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.
” I disagi sono quotidiani “, si lamentano i residenti della circonvallazione istoniense ” non sappiamo più a chi rivolgerci “. A.B. ha ricevuto una avviso di mora per il mancato pagamento di una bolletta che è arrivata già scaduta. C’è anche chi ha saltato un colloquio di lavoro perchè l’avviso non è arrivato. Le lamentele sono tante.
” Non possiamo dare la colpa ai postini . La situazione è complicata “, dicono alcuni cittadini. Stesse proteste da via Luigi Cardone nel quartiere di Sant’Antonio Abate. Il numero civico 109 è ripetuto 21 volte, affiancato da una lettera dell’alfabeto dalla A alla Z. Non sempre il mittente aggiunge la lettera dell’alfabeto alla missiva e quindi la corrispondenza non arriva a destinazione. Ma come via Cardone ci sono tante altre strade nelle stesse condizioni. Nel quartiere Incoronata ci sono tantissime strade che si chiamano via Incoronata, troppe per non creare confusione.
I cittadini invitano il Comune a trovare un rimedio. Nelle contrade la situazione pare sia ancora peggiore. Non va meglio nella zona industriale di Punta Penna . Chi arriva da fuori città per fare le consegne si trova spesso in difficoltà.
AssoVasto, l’associazione di imprese del Vastese, ha chiesto più volte all’amministrazione comunale un incontro per discutere della toponomastica a Punta Penna. Quasi tutta l’area è intitolata via Osca. Fra allaccianti e derivazioni è impossibile riuscire a recapitare merce ( ma anche raccomandate ai titolari delle aziende) se non si conosce perfettamente la zona.