
Carabinieri di Chieti in trasferta a Vasto per alcune pratiche edilizie. Non è passata inosservata la presenza dei militari che, su delega della magistratura, hanno acquisito nei giorni scorsi una serie di documenti presso la sezione urbanistica comunale che si trova nella sede distaccata degli ex Palazzi scolastici di corso Italia, nella centralissima piazza Rossetti. I militari sono arrivati a Vasto in mattinata e sono rimasti negli uffici urbanistici fino alle 19, acquisendo informazioni e documenti. Su quali pratiche edilizie sia appuntata la loro attenzione non è dato sapere, essendo la loro visita coperta dal più stretto riserbo.
Certo è che i carabinieri hanno trascorso una intera giornata nell’ufficio urbanistico diretto dalla dirigente Francesca Gizzarelli e sono andati via con alcuni faldoni. Ed è sempre sul fronte edilizio che si registra un provvedimento per l’acquisizione al patrimonio comunale di un immobile ad uso abitativo sito in via Polercia, realizzato “in totale difformità dal permesso a costruire”.
Si tratta di un edificio per il quale era stata emessa una ordinanza di demolizione delle opere abusive il 29 giugno 2023. In seguito al sopralluogo del nucleo di polizia edilizia effettuato il 5 giugno 2024, veniva accertata l’inottemperanza alle prescrizioni dell’ordinanza di demolizione da parte dei proprietari dell’immobile, nonostante fossero decorsi i termini di 90 giorni dalla notifica del provvedimento.
L’immobile per il quale è scattato l’acquisizione al patrimonio del Comune è composto da un piano seminterrato, piano terra, primo piano e autorimessa, nel quale sono state eseguite una serie di opere ritenute abusive, oltre al cambio di destinazione d’uso del piano terra. Nell’area sono presenti anche una piscina ed una tettoia con impianto fotovoltaico.
La determina con cui è stata accertata l’inottemperanza alla ingiunzione a demolire con relativa acquisizione al patrimonio del Comune è stata firmata dalla dirigente della sezione urbanistica comunale, ingegner Gizzarelli. Nel provvedimento – che pur essendo stato emesso l’11 giugno è stato pubblicato ieri all’albo pretorio on line del Comune – si dichiara che l’ente entra in possesso, ad ogni effetto, dell’opera e dell’area, si stabilisce che la documentazione dovrà essere inviata al servizio patrimonio per “i successivi adempimenti” e che tutti gli atti necessari saranno trasmessi al consiglio comunale.
Contro il provvedimento dirigenziale è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica.
Anna Bontempo (Il Centro)