giovedì, Agosto 14

Movida nella nostra estate: “Stretta sull’alcol”

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L’abuso di alcol tra i giovani è un problema diffuso. Sono in tanti a chiedere tolleranza zero con presidi rafforzati nelle aree a rischio durante i grandi eventi e sanzioni esemplari a chi somministra alcolici ai minori di 18 anni.

Ieri il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, con un ampio servizio in pagina regionale, a firma di Paola Calvano, ha ascoltato alcune istituzioni del nostro territorio.

Il Sindaco di Vasto Francesco Menna: “Non credo che i divieti da soli aiutino a risolvere un problema così delicato . Per far prevalere fra i giovani una cultura di vita diversa da quella dello sballo è necessario investire sulla formazione dei giovani . Un ruolo importante lo ha la famiglia ma anche la scuola e le parrocchie. La politica ha una parte decisiva . La politica deve metterci risorse economiche e strategie per portare dove occorre esempi concreti di educazione dicendo no ad alcool, droga, violenza e abusi.”

L’assessore regionale Tiziana Magnacca:Vietare non basta. Lo sarebbe se ammettessimo che tutta la comunità educativa, a partire dalle famiglie e passando per le scuole, le parrocchie e le associazioni che frequentano i nostri figli, sono inadeguati e incapaci , Va invece posta una domanda : dov’è finita l’autorevolezza di chi deve educare i giovani ? Dobbiamo ammettere di essere stati in questo periodo sopraffatti dai loro capricci, dalle loro convinzioni , dai loro modelli di linguaggio ? Continuo a pensare che i giovani ci chiedano regole per orientarsi e meglio comprendere il mondo. Anche a San Salvo abbiamo vissuto una situazione simile alla Sagra delle sagnitelle. Da quel giorno è stato vietato l’arrivo del vino in piazza a garantito più vigilanza . Forse occorre un momento di riflessione collettiva”. 

Il consigliere regionale Francesco Prospero: “La Notte rosa è stata una grande festa di socialità rovinata da dieci giovani finiti in ospedale in come etilico e diversi interventi dei carabinieri per risse e aggressioni. Sono episodi gravi “, afferma il consigliere regionale Francesco Prospero, presidente dell’Osservatorio della legalità ” che non possiamo ignorare e che richiedono risposte immediate . Come Osservatorio della legalità proponiamo tre azioni concrete : Campagne di sensibilizzazione nelle scuole per informare i ragazzi sui rischi dell’abuso di alcool, presidi rafforzati delle aree a rischio durante i grandi eventi , controlli severi nella vendita di alcool ai minori con sanzioni esemplari. Proteggere i giovani significa difendere anche chi partecipa in modo sano a belle manifestazioni.

Emanuela De Nicolis, sindaco di San Salvo:” Non ritengo i divieti una soluzione percorribile. Sicuramente occorre fare rete con le famiglie, le scuole e le istituzioni . Andrebbero perseguiti coloro che somministrano alcool ai giovani “. 

Filippo Marinucci, Sindaco di Casalbordino: “Vanno intensificati i controlli nella distribuzione e vendita di alcool . Importantissimo è anche avviare una campagna di sensibilizzazione nelle scuole “.

Graziana Di Florio, sindaco di Cupello:” Sono assolutamente contraria al coprifuoco. Servono più controlli sulla vendita di alcol ai minori. Serve più prevenzione, e non restrizioni “.

Daniele Carlucci, sindaco di Scerni.  “Privare la libertà non è la soluzione “, concorda con i colleghi il sindaco di Scerni .” L’uso e abuso di alcool fra i minori purtroppo è un fenomeno in crescita . Credo che la prima prevenzione sia la formazione nelle scuole e l’educazione delle famiglie. Bisogna contrastare il fenomeno facendo informazione fra i giovani e spiegando come l’alcool in eccesso sia dannoso alla salute “.

Mimmo Budano, sindaco di Villalfonsina: ” Ho sempre pensato che i problemi si risolvano con provvedimenti seri . Esiste il problema della delinquenza giovanile da non sottovalutare. Va affrontato con provvedimenti immediati: chiusura dei locali ad una determinata ora, divieto di vendita di alcolici che i gestori devono rispettare, più forze dell’ordine per garantire i controlli ma soprattutto un approccio culturale diverso, perchè vedere bambini che vanno in giro dopo l’una di notte non è un fatto che i sindaci possono vietare. Dovrebbe essere vietato dai genitori. Basterebbe rispolverare il buonsenso”.

 

 

 

 

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