domenica, Agosto 17

La Conviviale sul Tavolo per l’Ambiente. “Uno spazio chiuso e inaccessibile”

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A detta dall’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, il Tavolo per l’ambiente sarebbe dovuto essere uno strumento di partecipazione, ma nella realtà si traduce in un uno spazio chiuso e inaccessibile, vanificando di fatto tutti i presupposti alla base del Tavolo stesso.
Prevedere infatti che le associazioni debbano avere nell’atto costitutivo ben venticinque soci, non solo denota una forte mancanza di conoscenza del mondo associazionistico (soprattutto di quello locale e territoriale di per sé più piccolo e ristretto), ma di fatto ostruisce l’accesso ad uno strumento democratico utile e necessario.
Nell’atto costitutivo vengono infatti inseriti solo i soci fondatori dell’associazione, per la quale anche la normativa di riferimento prevede ne bastino sette per la regolare costituzione. L’assessore all’ambiente e l’Amministrazione comunale, però, obbligano le associazioni ad averne quasi quattro volte quelli richiesti dalla legge. Questo, in modo del tutto evidente, preclude la partecipazione al Tavolo per l’ambiente che, lo sottolineiamo, rappresenta uno strumento importante per la partecipazione cittadina alla politica locale. Nei fatti, in questo modo il Tavolo è inutile e allontana l’effettiva partecipazione democratica.
E’, inoltre, ovvio che il Tavolo non è l’unico strumento per rendere la partecipazione delle associazioni locali – e dunque della cittadinanza essendo il mondo associazionistico espressione della società civile –, potendo esserne utilizzati anche altri come: i bilanci partecipativi, i patti di collaborazione, le audizioni nelle Commissioni, in Consiglio comunale, nella Giunta, e così via, per favorire quella partecipazione di cui anche i Comitati necessitano essendo portatori di istanze civili non secondarie.

Certamente questa Amministrazione non è nota per porre la partecipazione cittadina al primo posto della sua azione politico-amminsitrativa (basti vedere quanto successo sul Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Marina di Vasto), ma a questo punto sembra proprio che si crei appositamente lo strumento con già al suo interno una regolamentazione che svilisce le ragioni di fondo della sua creazione.
Chiediamo e ci auspichiamo che l’assessore Barisano e l’Amministrazione comunale tutta tornino sui propri passi, riconoscendo il manifesto errore che vanifica la partecipazione al Tavolo per l’ambiente.
Casa del Popolo “La Conviviale” – Vasto (CH)

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