
La sentenza del giudice del tribunale è del 2015, ma ad oggi il condominio non ha ancora provveduto a ripristinare la rete fognaria rotta. Succede a Vasto Marina in un edificio al confine con la proprietà dell’impresa Diamante costruzioni, nel centralissimo lungomare Cordella.
La ditta, il cui titolare è l’imprenditore pugliese Domenico Gravina, sta realizzando un fabbricato la cui altezza è finita nel mirino di sette condomini che hanno presentato ricorso al Tar di Pescara per contestare alcune presunte irregolarità urbanistiche. L’udienza di merito è stata fissata a dicembre 2025. Il contenzioso ha messo in luce però un’altra annosa questione che, a distanza di tanti anni, non sarebbe stata ancora risolta: lo sversamento di liquami.
“Il condominio è stato condannato dal giudice a ripristinare la rete fognaria”, spiega l’imprenditore pugliese, “ma a tutt’oggi non hanno ancora provveduto, causando un danno enorme alla mia proprietà. Per non parlare del cattivo odore che c’è dietro la palazzina e dell’inquinamento delle falde acquifere. Scaricare liquami a cielo aperto al centro di Vasto Marina è vergognoso. Posso garantire in prima persona che andrò in Procura e alla Asl fino a quando gli appartamenti non verranno sigillati perché inquinano”.
Come dicevamo la sentenza del giudice onorario (Got) del Tribunale di Vasto, Franca Malatesta risale al 9 luglio 2015 e condanna il condominio Primavera al ripristino delle condotte fognarie e al pagamento delle spese.
A ricorrere all’autorità giudiziaria era stata la Ilma spa, a suo tempo proprietaria dei locali del residence Aurora acquistati nel 2021 dalla Diamante costruzioni ed abbattuti in seguito per realizzare un nuovo fabbricato.
La Ilma spa lamentava infiltrazioni di acque maleodoranti ed insalubri. Nel corso della causa il condominio ha dichiarato la propria estraneità che, secondo la compagnia assicuratrice che si è costituita in giudizio, era invece riconducibile “a mancati interventi di messa in sicurezza e di manutenzione degli impianti idrici e fognari da parte del comune di Vasto e della Sasi”. Venne anche nominato un consulente tecnico d’ufficio che accertò la presenza di infiltrazioni fognarie. Il contenzioso si è chiuso con la condanna del condominio al ripristino della rete fognaria, ma alla sentenza, stando a quanto affermano i legali dell’impresa, non è stata data finora esecuzione.
Anna Bontempo (Il Centro)