domenica, Settembre 7

Della Gatta: “Un regolamento per il recupero ed il rilancio dei vecchi trabocchi”

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Trabocchi scomparsi e abbandonati? Arrivano i criteri a cui gli uffici comunali  dovranno attenersi nel caso in cui vi siano più domande per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime per la ricostruzione delle antiche macchine da pesca.

A stabilire le linee di indirizzo,  ai fini della valutazione delle domande arrivate alla scadenza dell’avviso,  è la giunta comunale che l’8 agosto scorso ha approvato, su impulso dell’assessore al demanio Nicola Della Gatta,  una delibera che mette un punto fermo e indica ai dirigenti la strada da seguire nel caso in cui ci siano più domande, come è successo per il trabocco scomparso e abbandonato di  San Nicola, in prossimità della spiaggia di Torricella, lungo la costa vastese. In questo caso la ricostruzione è finalizzata non alla trasformazione in ristorante, ma a mantenere la funzione originaria, cioè di antica macchina da pesca.

I criteri valutativi di natura tecnica che consentano di effettuare “una utile comparazione fra le domande pervenute ai fini della verifica della proposta che offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione che risponda ad un più rilevante interesse pubblico”, sono i seguenti: qualità e completezza del progetto di ricostruzione del trabocco; la qualità dei materiali impiegati; le azioni rivolte alla conoscenza, alla tutela, alla protezione e alla divulgazione delle antiche tecniche di pesca; nonché alla valorizzazione del trabocco come bene culturale; l’accesso e la fruizione dei servizi da parte di persone diversamente abili o con ridotte capacità motorie; la capacità e l’impegno nella cura e conservazione tecnico-strutturale del trabocco; il miglioramento dell’offerta turistica comunale; le azioni previste per la valorizzazione della Via Verde; nonché l’utilizzo gratuito per esigenze istituzionali quali didattica, visite guidate o eventi pubblici.Nel caso in cui alle domande venga attribuito il medesimo punteggio la scelta della Commissione ricadrà sull’offerta con il rialzo più alto del canone demaniale annuo. Lungo la costa vastese sono presenti undici trabocchi, di cui otto ancora in piedi e gli altri tre da ricostruire. Nove di queste strutture sono sottoposte a vincolo paesaggistico.

L’unico trabocco che conserva ancora le sembianze dell’antica macchina da pesca e non è utilizzato per altri fini (ristorazione) è quello di località Canale. Gli altri, secondo Italia Nostra del Vastese,  vanno nella direzione opposta a quella che è la loro funzione originaria. Alcuni si sono già trasformati in ristoranti. L’ultimo trabocco – ma solo in ordine cronologico – che è stato ricostruito per trasformarsi in ristorante è quello di Trave, a poche decine di metri  dalla statua della Bagnante. La struttura è di proprietà di Antonio Tucci, imprenditore originario di Schiavi D’Abruzzo, titolare del famoso ristorante della capitale “Tre scalini”. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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