
Tra i capolavori indiscussi della letteratura mondiale, Anna Karenina occupa un posto di assoluto rilievo. Composto da Lev Tolstoj tra il 1873 e il 1877, questo romanzo non è soltanto un dramma sentimentale ambientato nella Russia zarista, ma un’opera monumentale che si addentra con rara profondità nella complessità dell’animo umano, nella tensione tra l’individuo e la società, e nei dilemmi morali che accompagnano l’esistenza. La vicenda di Anna, raffinata e colta dama dell’alta società, si apre come un’indagine sul conflitto interiore tra il desiderio e il dovere.
Quando l’incontro con il conte Vronskij accende una passione travolgente, la protagonista sceglie di rompere le convenzioni sociali e familiari, dando inizio a una parabola discendente che la condurrà all’isolamento e alla disperazione. Il sentimento amoroso, inizialmente vissuto come liberazione, si trasforma in un vincolo lacerante, che riflette la fragilità dei legami umani e l’inconciliabilità tra la ricerca della felicità personale e le norme imposte dalla collettività. Tuttavia, sarebbe riduttivo leggere Anna Karenina unicamente come la storia di un adulterio tragico.
Il romanzo è intessuto di voci, percorsi interiori e riflessioni filosofiche che conferiscono alla narrazione una densità straordinaria. La figura di Konstantin Lëvin, alter ego dell’autore, offre un contrappunto essenziale alla vicenda di Anna: attraverso di lui Tolstoj esplora questioni fondamentali come il senso della vita, il rapporto con la natura, la fede, il lavoro, la famiglia e il significato ultimo dell’esistenza. Lëvin non rappresenta la risposta, ma la ricerca stessa, un cammino fatto di dubbi, cadute e rivelazioni che si fa specchio della condizione umana.
Tolstoj si distingue per la sua capacità di penetrare nelle sfumature più intime dei pensieri e delle emozioni dei suoi personaggi. La narrazione scorre con eleganza e precisione, senza mai cedere a toni enfatici, ma mantenendo sempre una tensione emotiva e intellettuale altissima. La sua prosa, limpida e asciutta, è al servizio di una rappresentazione straordinariamente realistica del mondo: ogni gesto, ogni sguardo, ogni silenzio acquista valore e significato. Leggere Anna Karenina oggi significa confrontarsi con tematiche di sorprendente attualità: l’autonomia femminile, il peso del giudizio sociale, la crisi dell’identità, la difficoltà di conciliare desiderio e responsabilità. È un romanzo che non si esaurisce in una sola lettura: ogni volta che vi si ritorna, si scoprono nuove sfumature, nuovi interrogativi, nuove emozioni. Consiglio vivamente questa lettura a chi cerca nella letteratura non soltanto intrattenimento, ma una vera e propria esperienza di crescita interiore. Anna Karenina non è un libro da sfogliare distrattamente: è un’opera che va ascoltata, meditata, assaporata con lentezza. In cambio, offre una comprensione più profonda di ciò che significa essere umani.
Consiglio di lettura
Anna Karenina
Autore: Lev Tolstoj
Pagine: 1120
Casa editrice: Feltrinelli
Allegra Linnea Amicarelli