
Le aziende moderne, per essere competitive in un mercato sempre più agguerrito, devono aggiornarsi costantemente con l’acquisto di beni, macchinari e attrezzature. Tutto questo naturalmente ha un costo e per le aziende, soprattutto quelle più piccole che non hanno grandi risorse economiche, può risultare complesso fare grandi investimenti e bloccare somme ingenti di capitali. L’alternativa però c’è ed è una strada sempre più battuta dalle PMI, e non solo: il leasing finanziario.
Come funziona il leasing finanziario? Gli attori in causa sono due: la società di leasing, detto locatore, che concede ad un’azienda, chiamata utilizzatore, la fruizione di un bene per un periodo di tempo concordato dietro il pagamento di un canone mensile.
Terminato il contratto, l’azienda ha tre opzioni: acquistare il bene utilizzato pagando una quota finale prestabilita; restituire il bene e avviare un nuovo leasing su un modello più nuovo e aggiornato; allungare ulteriormente il contratto, a nuove condizioni.
Grazie al leasing finanziario l’azienda utilizzatrice non deve acquistare il bene, ma può comunque beneficiarne delle prestazioni. Rispetto all’acquisto, oppure ad altre formule di finanziamento come il noleggio operativo o il mutuo, il leasing finanziario offre numerosi vantaggi economici e fiscali.
Tramite il leasing finanziario l’azienda utilizzatrice non deve acquistare beni, quindi non deve immobilizzare capitali preziosi che possono essere usati per altre attività, come sviluppo o gestione operativa. Inoltre non c’è la necessità di ricorrere a prestiti bancari, evitando il rischio dell’indebitamento.
In alcuni mercati il leasing finanziario risulta molto più conveniente rispetto all’acquisto. Nel settore medicale, dei trasporti e dell’industria, per esempio, acquistare attrezzature che si aggiornano periodicamente può essere un rischio. Il leasing finanziario consente invece di noleggiare, di volta in volta, i macchinari più avanzati tecnologicamente, senza dover sostenere un pesante esborso economico per attrezzature che potrebbero risultare presto obsolete.
Il leasing finanziario apporta una serie di vantaggi anche da un punto di vista fiscale. Le aziende, infatti, possono dedurre integralmente i canoni versati, sia ai fini IRPEF che IRES, ottenendo così una significativa riduzione della pressione fiscale.
Nel dettaglio le rate di leasing sono considerate costi operativi e possono essere portate in deduzione per tutta la durata del contratto. Inoltre, rispetto all’acquisto diretto, soggetto alle ordinarie tempistiche di ammortamento, il leasing permette di recuperare i costi sostenuti in modo più rapido. Infine le imprese possono detrarre l’IVA applicata ai canoni di leasing, rendendo questa formula ancora più conveniente.
Tra l’altro le aziende possono anche personalizzare i contratti di leasing secondo le proprie esigenze. Si può per esempio decidere la durata del contratto e l’importo del canone da versare (con la possibilità di pagare rate mensili o variabili a seconda della stagionalità dei ricavi), e ci sono opzioni per l’anticipo e il riscatto finale. Per comprendere meglio qual è l’opzione più indicata è consigliabile rivolgersi a professionisti del settore, come gli esperti di youFin, che supportano i titolari di impresa nella scelta del leasing finanziario più indicato secondo le proprie esigenze e necessità.