domenica, Settembre 21

Sulle tracce dell’antica Pescara

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Domenica 21 settembre si è svolta una nuova passeggiata culturale alla scoperta dell’antica Pescara. L’iniziativa, organizzata dai “Compagni d’avventura”, ha permesso ai partecipanti di camminare attraverso le vie e i ricordi della città com’era un tempo, quando essa era molto più piccola, ma animata da una vivacità unica. Il percorso è iniziato da piazza Unione, punto di partenza per un viaggio nella memoria storica e letteraria del luogo. I visitatori hanno attraversato le strade che un tempo pullulavano di militari, artisti, marinai, mercanti, ma anche avventurieri, sognatori e perdigiorno.

Questo variegato mondo, così colorato e pieno di storie, è stato raccontato con grande intensità nelle opere giovanili di Gabriele D’Annunzio e nelle suggestioni pittoriche dei fratelli Basilio, Tommaso e Michele Cascella, profondamente legati a quella Pescara viva e popolare. Durante la passeggiata, i partecipanti hanno scoperto le antiche taverne frequentate dalla gente di mare, hanno rievocato episodi legati alla fortezza spagnola e a quella bizantina, e hanno immaginato le colorate barche da pesca – le paranze – che un tempo hanno solcato le acque dell’Adriatico. Il tragitto ha condotto il gruppo da piazza Unione a via delle Caserme, passando per luoghi simbolici come la casa natale di D’Annunzio e la cattedrale di San Cetteo. In ognuno di questi punti, le guide hanno evocato memorie di feste popolari, musiche orchestrali, architetture imponenti e storie di giovani monelli destinati a diventare poeti e uomini illustri.

Nel corso della visita, sono stati raccontati anche episodi più oscuri, come quelli legati alle antiche prigioni cittadine, ma anche momenti di luce, legati alla creatività, alla crescita urbana e al fermento culturale che ha attraversato Pescara in diverse epoche storiche. L’iniziativa ha riscosso grande successo tra i partecipanti, che con entusiasmo e curiosità hanno seguito ogni tappa del percorso. Attraverso racconti, aneddoti e immagini, è stata restituita una visione intensa e affascinante di una Pescara che, pur profondamente cambiata, ha mantenuto nel suo cuore la memoria delle sue origini.

Dante Andrea Amicarelli

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