
La morte di Rosario Di Palma, 51 anni, carrellista della Prima Eastern di Torino di Sangro, poteva essere evitata? E’ quanto stanno cercando di appurare i carabinieri della stazione di Torino di Sangro coordinati dal comandate della Compagnia di Ortona, il maggiore Alfonso Venturi.
A scriverlo, oggi, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
I militari nelle ultime ore hanno compiuto un accurato sopralluogo nel reparto in cui è avvenuta la tragedia la notte fra lunedì e martedì. Rosario era da solo. I colleghi che come lui stavano facendo il turno di notte, erano distanti. Nessuno di loro ha quindi assistito alla caduta del sacco sull’operaio . L’incidente mortale è avvenuto mentre il carrelista faceva delle verifiche sul muletto. Addosso a Di Palma è finito un enorme sacco del peso di una tonnellata . Una “big bag” di juta contenente polimeri . Rosario è morto sul colpo per schiacciamento. A raccontare perchè il lavoratore non stesse sul muletto ma in piedi saranno gli accertamenti che la procura di Vasto ha disposto sul mezzo meccanico . Il muletto è stato quindi posto sotto sequestro. La perizia sul mezzo potrà stabilire se la tragedia è stata l’epilogo di un errore umano o di un difetto tecnico . I carabinieri hanno rimesso un primo rapporto nelle mani dell’autorità giudiziaria .
Oggi, intanto, il medico, legale Pietro Falco, sarà in procura a Vasto per l’affidamento dell’esame autoptico che potrebbe essere eseguito già nel pomeriggio . Subito dopo il corpo sarà riconsegnato alla famiglia per le esequie funebri che saranno celebrate a Vasto nella parrocchia di San Marco. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore alla moglie di Di Palma , Rossella e ai figli, Lorenzo e Francesca. Tanti anche i comunicati sindacali che invocano uno stop alle morti sul lavoro in Abruzzo.