mercoledì, Ottobre 8

Provincia, elezioni dietro l’angolo. Centrodestra su Budano e Di Fonso

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Il centrodestra tenta il bis e dopo la Sasi punta  alla Provincia di Chieti. Le elezioni si terranno tra dicembre e febbraio, ma già  si registrano i primi fermenti e le prime indiscrezioni sugli eventuali papabili. Uno di questi è il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano, da 16 anni primo cittadino del piccolo centro dell’hinterland vastese. Budano è in quota Fratelli d’Italia ed è molto vicino all’assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca. Sul suo nome potrebbero convergere le segreterie di partito, le quali al momento non si sbilanciano.

L’altro nominativo che gira è quello di Nino Di Fonso, sindaco di Torino di Sangro che, al contrario del suo omologo di Villalfonsina, non ha però casacche di partito,  circostanza che potrebbe essergli di ostacolo alla corsa per la presidenza. Entrambi potrebbero rientrare nel progetto che guarda con maggiore attenzione alle piccole realtà territoriali della Provincia di Chieti. L’unico punto fermo è che l’incarico di Francesco Menna, eletto nel 2021, è in scadenza, così come sta per terminare il suo secondo (ed ultimo) mandato amministrativo da sindaco di Vasto, città dove si voterà nel 2027. Quindi anche nel centrosinistra si è aperta una fase di riflessione. Ma è nel centrodestra che si registrano maggiori fibrillazioni.

“Ci stiamo organizzando per dare discontinuità a Menna e al centrosinistra la cui gestione è ormai sotto gli occhi di tutti”, dice Antonio Tavani, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, “con gli alleati, ma anche con chi non è espressione di partito, ma non condivide la filosofia di governo portata avanti dall’attuale presidenza,  ci vedremo presto per definire le candidature non solo per la carica di presidente, ma anche per quella di consigliere. Se la nostra scelta potrebbe ricadere su un sindaco di un piccolo comune? Sinceramente non è un genere di discussione che mi affascina: di sicuro dovrà essere un sindaco che comprende le ragioni di una Provincia complessa,  con un patrimonio stradale molto ampio e che abbia la capacità di guardare nella giusta direzione”, conclude Tavani. 

Nel centrosinistra – che mira alla continuità – il nodo da sciogliere è la ricandidatura di Menna che, in ogni caso, a metà 2027 terminerà il suo mandato amministrativo. Se dovesse essere ricandidato alla Provincia e poi rieletto, il suo incarico scadrebbe dopo un anno. 

“La riflessione compiuta e serena che abbiamo fatto con i sindaci in occasione del Comitato ristretto della Asl verrà riproposta per la Provincia,  partendo dalle valutazioni che faremo insieme all’attuale presidente  Menna”, afferma Leo Marongiu, segretario provinciale del Pd, “spero che si raggiunga la stessa unità di intenti”. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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