
Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase) rimette in discussione il progetto Anas sulla variante alla Statale 16, nel tratto Vasto-San Salvo, il cosiddetto tracciato “zero”. Stiamo parlando di un intervento su nove chilometri con l’adeguamento di alcuni tratti, la realizzazione ex novo di una arteria, oltre alla demolizione e ricostruzione del viadotto Buonanotte. Un progetto che non è riuscito a mettere tutti d’accordo, perché andrebbe a decongestionare il traffico solo nella parte sud di Vasto Marina.
L’iter autorizzativo è iniziato nei mesi scorsi con il deposito dell’elaborato e con le osservazioni il cui termine per la presentazione è scaduto il 16 marzo 2025.
A distanza di sette mesi è arrivata la richiesta del Mase all’Anas che rimette tutto in discussione.
Secondo il dicastero bisogna “valutare alternative che prevedono più viadotti e gallerie”. Insomma, si dovrebbe tornare indietro alle ipotesi iniziali, ma su questo l’amministrazione comunale è irremovibile.
“La volontà del consiglio comunale, che già diversi anni fa ha detto no a viadotti e gallerie, è sovrana”, commenta la vice sindaca Licia Fioravante, “non possiamo riprendere un vecchio progetto che ha già subito una bocciatura. Non si può continuare a rimettere in discussione tutto, facendo un passo avanti ed uno indietro. Significa non voler operare”.
Fioravante rilancia la variante “larga” di Valle Cena. “E’ una strada già esistente”, dice, “che andrebbe solo sistemata per consentire il transito dei mezzi pesanti e liberare l’attuale Statale 16 che nel tratto di Vasto potrebbe diventare una litoranea ad uso turistico e per la mobilità lenta”.
Contrario a ponti e gallerie è anche l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano. “La soluzione del tracciato ad impatto zero va bene”, osserva, “toglie comunque una parte di traffico nella parte meridionale di Vasto. L’Anas non deve tornare indietro, ma andare avanti con quel progetto. La variante con ponti e gallerie è stata bocciata più volte dal consiglio comunale”, conclude Barisano.
In effetti le osservazioni del Ministero sulla variante alla Statale 16 hanno colto tutti di sorpresa. Così come ha spiazzato la richiesta di valutare alternative che prevedano ponti e tunnel. In pratica il Mase chiede all’Anas di riesaminare le alternative di tracciato, criticando la proposta attuale per la scarsa capacità di spostare il traffico pesante dalla costa e per i potenziali conflitti con le aree protette. Il Ministero ha rilevato potenziali interferenze del progetto con aree naturali, come la Riserva regionale “Marina di Vasto” e le aree ZSC “Foce Trigno – Marina di Petacciato”, nonostante l’Anas abbia inizialmente dichiarato che l’intervento non ricade in tali zone.
Anna Bontempo (Il Centro)