sabato, Ottobre 18

Vasto, tagliati i fondi per lo straordinario: è lite

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Non sottoscrivono il contratto decentrato 2025 e annunciano iniziative “a tutela e difesa dei diritti dei lavoratori”. Dura presa di posizione delle segreterie provinciali Uil e Csa (coordinamento sindacale autonomo) contro la decurtazione di 15mila euro dal fondo per il lavoro straordinario dei dipendenti comunali per finanziare un nuovo incarico di “elevata qualificazione”.
“Nel corso della riunione sindacale dell’8 ottobre 2025, avente ad oggetto la contrattazione decentrata 2025, l’amministrazione – con la condivisione delle sigle sindacali Cgil e Cisl – ha deliberato una decurtazione di 15.000 dal fondo per il lavoro straordinario al fine di finanziare l’indennità di un nuovo incarico di funzionario con elevata qualificazione, in precedenza classificato come posizione organizzativa”, sostengono Davide Farina e Walter Falzani delle segreterie provinciali di Uil e Csa, “si tratta della seconda decurtazione consecutiva a carico del fondo straordinari: già nel 2024 erano stati sottratti ulteriori 20.000 euro con la medesima finalità di incremento delle indennità destinate ai funzionari con elevata qualificazione”.
Le due organizzazioni sindacali hanno espresso ferma contrarietà, “ritenendo la manovra sperequativa e discriminatoria, in quanto premia un numero ristretto di dipendenti a discapito della generalità dei lavoratori, già fortemente penalizzati dalla riduzione delle risorse destinate alla produttività”.
“Tale riduzione del fondo straordinario”, proseguono le segreterie provinciali, “rischia inoltre di compromettere la capacità dell’ente di far fronte ad esigenze operative urgenti e impreviste, non garantendo più la copertura economica necessaria alla corresponsione delle ore di straordinario”.
Le organizzazioni sindacali sottolineano, altresì, che, qualora fosse stata ritenuta opportuna una rimodulazione del fondo straordinario, la relativa somma avrebbe dovuto essere destinata a favore di tutti i dipendenti, attraverso progressioni economiche orizzontali o il finanziamento della produttività collettiva, che per il 2025 risulta già dimezzata e subirà un ulteriore calo nel 2026, venendo meno gli avanzi di gestione (circa 32.000 euro) utilizzati quest’anno per integrare le risorse.

Anna Bontempo (Il Centro)

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