Assolto perchè il fatto non sussiste. I giudici aquilani, in appello, confermano la decisione di primo grado e per il padre, oggi 58enne, accusato di violenza sessuale, dopo quasi cinque anni è finito un incubo.
La notizia, in esclusiva, sulla pagina di Vasto, a firma di Paola Calvano, è pubblicata stamane dal quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.
L’uomo, difeso dall’avvocato Gabriele D’ Ugo, non era in aula. A pronunciare la sentenza sono stati i giudici della Corte di Appello dell’Aquila.
Tutto è cominciato quando la ragazzina ha accusato il padre di aver abusato sessualmente di lei. Un’accusa che l’uomo ha sempre rigettato ma che lo ha ferito profondamente perchè lui adorava quella figlia .
Il difensore Gabriele D’Ugo, è riuscito a convincere i giudici sia in primo grado che in appello , che quell’uomo era forse stato un padre ossessivo e possessivo, ma di certo non un padre orco. La difesa dell’imputato ha scardinato l’impianto accusatorio facendo leva anche sulla incoerenza dell’adolescente, evidenziando come dalle versioni raccontate dalla giovane emergessero incongruenze palesi anche su aspetti centrali della vicenda, e che non fosse stato considerato adeguatamente il profilo caratteriale del padre.
Dagli otto ai 14 anni la ragazzina sembrava tranquilla . Poi sono arrivate le accuse che hanno dilaniato il cinquantottenne . La ragazzina è finita in una comunità educativa. Per il padre è iniziato il calvario giudiziario , le perizie , gli interrogatori.
Tutti i dettagli sulla vicenda li trovate stamane in edicola sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.
(foto tratta dal sito della Corte di Appello dell’Aquila)