
Parcheggi insufficienti, carenza di trasporto pubblico, sicurezza e treni affollati. La dura vita dei pendolari, quelli che tutti i giorni sono costretti a viaggiare per motivi di lavoro o di studio, è racchiusa in queste quattro questioni che hanno tenuto banco ieri nel corso della conferenza stampa promossa nell’atrio della stazione ferroviaria Vasto-San Salvo. Una ventina i pendolari presenti – tra cui l’ex sindaco di San Salvo Gabriele Marchese che tutti i giorni prende il treno per motivi di lavoro – per esprimere il loro malcontento e richiamare l’attenzione delle istituzioni e della politica.
Quattro le questioni sollevate dal gruppo di utenti che tutti i giorni fa la spola tra le città di residenza – Vasto- San Salvo-Cupello e Montenero di Bisaccia – e Pescara.
“Il primo problema è quello relativo alla carenza di parcheggi”, dicono i pendolari, “siamo consapevoli che sono in corso i lavori al piazzale, ma è anche vero che quando gli interventi saranno ultimati i posti auto disponibili saranno in tutto 77, decisamente insufficienti per le esigenze di chi viaggia e che, per motivi legati alla carenza del trasporto pubblico, è costretto ad utilizzare la propria macchina. E qui subentra il tema della sicurezza: non è affatto insolito ritrovare l’auto danneggiata. Si sono verificati anche dei furti. Altra questione”, proseguono, “ è quella relativa ai treni pieni: noi siamo fortunati, ma chi sale a Fossacesia non trova più posti a sedere e deve restare in piedi”.
Tutte queste problematiche non riguardano solo la stazione ferroviaria Vasto-San Salvo, ma anche il piccolo scalo Porto di Vasto, molto utilizzato da lavoratori e studenti, ma con grosse problematiche strutturali. Anche lì i parcheggi sono insufficienti, al punto che i pendolari sono costretti a lasciare l’auto sulla Statale 16, rischiando il più delle volte una multa salata. Dulcis in fundo la viabilità.
Per Marchese “la politica nelle nostre zone è debole rispetto a quella di altre località. Ne sono prova”, dice l’ex sindaco di San Salvo, “ i dati diffusi dalle Ferrovie: 60 treni da Pescara a San Benedetto del Tronto per un’utenza di 5mila unità; 20 treni invece da Termoli a Pescara a fronte di 2.500 utenti”.
Anna Bontempo (Il Centro)