
Via Parco Tratturo, via Canaccio, via Croci, via delle Gardenie, via Valloncello, via Cavour. Sono alcune delle strade rimaste fuori dal “piano asfalti”, un intervento di manutenzione straordinaria per il quale il Comune si accinge a contrarre un mutuo di tre milioni di euro, da restituire in 15 anni con rate semestrali di 131.111 euro e con un milione di interessi passivi. Il piano, licenziato dal consiglio comunale nelle scorse settimane dopo accese discussioni e accuse da parte delle minoranze (“si tratta di asfalti elettorali”), ha l’obiettivo di mettere in sicurezza 94 strade e rifare i marciapiedi lungo 29 arterie cittadine. E mentre gli uffici comunali stanno predisponendo gli atti per contrarre il mutuo con la Cassa depositi e prestiti, continuano ad arrivare segnalazioni circa le pessime condizioni di alcune arterie che non sono state inserite nell’elenco.
Una di queste è via Parco Tratturo, la strada che conduce alla omonima località periferica e le cui condizioni strutturali sono allarmanti, anche a causa del restringimento della carreggiata in seguito al cedimento di un muro di cinta di una abitazione. I residenti chiedono da anni un intervento per quella bretella molto più simile ad una mulattiera, ma via Parco Tratturo continua ad essere esclusa dagli interventi di manutenzione. Segnalazioni anche da via delle Gardenie, nella parte alta della città.
“Paghiamo le tasse per avere le strade in queste condizioni”, è lo sfogo di un residente, “fanno i lavori, sfasciano e non vengono rimesse a posto. Dovremmo cominciare a non pagare più le tasse”.
E poi ci sono anche le centralissime via Croci, via Valloncello, via Canaccio e via Cavour. Molti cittadini si chiedono quali criteri abbia seguito l’amministrazione comunale nel redigere l’elenco delle strade da asfaltare.
“ Abbiamo raccolto tutte le segnalazioni dei cittadini, partendo dalle aree che erano state lasciate indietro, come le zone sulle quali da 2-3 anni non facciamo interventi”, spiegò tempo fa al Centro l’assessore Alessandro D’Elisa, “il principio è partire dalle esigenze che vengono rappresentate e dalle zone dove non sono in corso interventi. Sicuramente da quell’elenco mancano delle aree se si considera che Vasto ha un territorio molto ampio con quasi 300 chilometri di strade. E’ un primo approccio: con le economie faremo gli interventi mancanti”.
Anna Bontempo (Il Centro)














