
Nei mesi scorsi la delibera per l’acquisizione di una quota minima (16mila euro) di partecipazione ad Ecolan. Ora si registra un altro passo in avanti con l’approvazione, da parte della giunta comunale, della proposta tecnica della società pubblica lancianese per la gestione in house del servizio di igiene urbana oggi affidato alla ditta Sapi con un contratto in scadenza.
A incidere su questa scelta è stato l’intervento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) che il 12 dicembre 2024 ha ravvisato illegittimità nella delibera del consiglio comunale di San Salvo per la trasformazione regressiva del Civeta di Cupello in azienda speciale consortile, dando il via ad un ricorso al Tar.
A quel punto San Salvo ha inteso individuare una soluzione alternativa per la gestione del servizio, qualora – si legge nella delibera – il giudice amministrativo dovesse confermare i rilievi sollevati dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e non tener conto, quindi, delle motivazioni addotte dal Comune”. La circostanza curiosa è che anche altre amministrazioni del Vastese hanno dato il via libera alla trasformazione regressiva del Civeta, ma non sono state chiamate in causa solo perché le delibere non sono state inviate per conoscenza all’Agcm, cosa che invece San Salvo ha fatto.
“Ecolan ha presentato un progetto che risponde a requisiti di economicità ed offre garanzie per il miglioramento del servizio”, spiega la sindaca Emanuela De Nicolis, “l’acquisizione delle quote della società di Lanciano in seguito al ricorso dell’Agcm, che ha stabilito l’illegittimità del conferimento dei rifiuti senza gara o senza società in house, è stata una scelta obbligata. Purtroppo il Civeta, in seguito all’ultima trasformazione regressiva in azienda speciale consortile, ha perso i requisiti per l’affidamento dei servizi in house. Avevo provato a suggerire alcune soluzioni all’assemblea dei sindaci, ma non sono stata ascoltata. Porteremo la proposta di Ecolan in consiglio comunale per l’approvazione. Per ora rimaniamo con la doppia quota, cioè Civeta ed Ecolan, ma stiamo valutando l’uscita dal Consorzio di Cupello”, conclude la sindaca.
Se tale circostanza dovesse verificarsi il Civeta perderebbe il secondo socio per importanza, se si considera che San Salvo detiene il 22% delle quote, circa la metà di quelle detenute da Vasto (44%). Inoltre San Salvo da un anno non ha un proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione del Civeta, cioè da quando si è dimesso Angiolino Chiacchia.
Tornando alla proposta tecnica di Ecolan il relativo piano economico prevede una spesa per il primo anno di 3.075.883 euro. Per la giunta comunale la scelta dell’affidamento in house-providing dell’intero sistema di gestione integrata dei servizi di igiene urbana risulta “percorribile sia in termini di convenienza economica sia per i benefici che ne deriverebbero per la collettività e valida perché consentirebbe di conseguire economie di scala, con benefici sui costi dell’utenza e una miglior tutela ambientale”.
Anna Bontempo (Il Centro)














