lunedì, Novembre 3

Magnacca e Prospero: “Menna, altro che preoccupazione per il farmaco. Solo la personale campagna per le elezioni provinciali e cittadine”

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“Il direttore generale della Asl, Palmieri, ha spiegato, con la puntualità e la correttezza che compete al suo ruolo, cosa è successo sull’approvvigionamento dei farmaci cosiddetti salvavita relativamente all’episodio citato.
Ci conforta sapere che la farmacia aziendale aveva regolarmente in carico il farmaco richiesto prendendolo da altro presidio sanitario: nessuno ha negato la cura!
Da apprezzare l’azione della Asl 02 Abruzzo di ottimizzare la spesa a tutela di quanti necessitano di cure specifiche quanto costose.
Chi spera di aumentare il proprio indice di gradimento (!!!) utilizzando la salute dei cittadini e la malattia dei pazienti dimostra scarso senso di responsabilità politica.
Ci dispiace notare come Francesco Menna abbia ancora una volta perso l’occasione per parlare in maniera informata e propositiva. Del resto ci ha abituati a uscite distratte rispetto alla realtà fattuale.
Dobbiamo altresì apprezzare lo sforzo quotidiano compiuto dal direttore generale Palmieri per garantire a tutti gli utenti terapie e assistenza adeguate per la continuità assistenziale. La prova provata è che il farmaco pur non essendo a disposizione in quel momento nel presidio ma disponibile in altra struttura dimostra la non interruzione della terapia.
Chi dice altro vuol solo raccattare consenso in maniera popolana e non è accorto e saggio amministratore come il ruolo ricoperto richiede in queste circostanze.
Come Regione stiamo lavorando per portare a casa il nuovo ospedale, e prendiamo atto di come la Asl abbia operato una profonda ristrutturazione dell’organico e della strumentazione destinata all’ospedale di Vasto.
Tutto questo con la fatica che viene dalla scarsità di personale medico. Ad oggi quasi tutti i reparti hanno la copertura del primariato.
Primari che hanno scelto e vogliono restare a Vasto.
C’è stata l’immissione in ruolo di nuovo personale infermieristico e di operatori socio sanitari, mentre nei reparti e nei servizi la strumentazione è stata sostituita con dispositivi di ultima generazione (si pensi solo come esempio a Radiologia, Cardiologia e Ginecologia).
Può bastare così?
No, non basta!
Occorre lavorare ancora assumendo nuovo personale, acquistando strumenti e apparecchiature, nella consapevolezza del sempre crescente aumento della domanda di salute, anche valutando le risorse esistenti, contemplando l’aumento della spesa farmaceutica.
Innovazione anche nella digitalizzazione dei processi di controllo della spesa così come nella gestione di prenotazione e di liste d’attesa.
Ricordiamo bene le condizioni in cui era inabissato il nostro ospedale nel 2019: mancavano primari in quasi tutti i reparti, mancavano infermieri e operatori socio sanitari e macchinari per tac, risonanze e ecografi risalenti ad almeno 20 anni prima.
I numeri del nostro ospedale sono di grande importanza, segno che a differenza della narrazione voluta da taluni, e nonostante le difficoltà dell’epoca moderna, la struttura e i suoi operatori sono ancora il luogo cui i cittadini ripongono fiducia e speranza.
Ebbene, coloro che si sono resi corresponsabili di tanto inabissamento dell’ospedale oggi non possono pensare di cavalcare la propria campagna elettorale per le elezioni provinciali e poi cittadine giocando sulla pelle di chi vive situazioni di sofferenza a causa di patologie.
Se i cittadini avessero continuato a sostenere i politici di riferimento del sindaco-presidente Menna forse non ci sarebbe rimasto aperto neppure più un ospedale dove potersi recare per chiedere un farmaco.
Non deve neppure accadere che si debba aspettare 24 ore per ritirarne uno, ma ciò che conta è che il farmaco sia nella disponibilità della nostra Asl e che, in caso urgenza, si sia in grado di intervenire con tempestività”.

Tiziana Magnacca
Francesco Prospero

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