
La chiusura delle indagini con l’individuazione del presunto piromane che avrebbe incendiato il 28 maggio scorso l’auto del sindaco di Monteodorisio, Catia Di Fabio, è stata accolta con grande sollievo in tutto il paese, ma anche nei comuni vicini . L’accusato, A.M. 19 anni , domiciliato a Casalbordino, nega ogni responsabilità.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Il primo cittadino, ancora spaventata per l’accaduto, al momento non vuole commentare e si limita a ringraziare la magistratura, i carabinieri e il suo avvocato, Guido Giangiacomo, per la professionalità dimostrata in questi mesi.
” Va fatto un plauso alla Procura e agli inquirenti – ha dichiarato al centro Guido Giangiacomo ” per l’impegno profuso in una indagine delicatissima. La risposta della Procura è importante. E’ necessario che un amministratore possa operare in tranquillità senza temere ritorsioni per se e i propri familiari. La mia cliente è un sindaco che ha sempre operato per la legalità e il gesto compiuto contro di lei è stato gravissimo perchè ha messo a repentaglio anche la sua famiglia “.
Quella notte le fiamme arrivarono a lambire la casa del sindaco mettendo a repentaglio tutta la sua famiglia . Presto la Procura chiederà il rinvio a giudizio di A.M. per incendio doloso. C’è anche un altro indagato . E’ una donna , D.F., 40 anni di Monteodorisio accusata di favoreggiamento . Come detto A.M. rigetta le accuse . A suo dire la sera dell’incendio si trovava altrove e sarebbe in grado di dimostrarlo.
” Il mio assistito “, ha confermato l’avvocato di A.M. ,Antonello Cerella ” assicura che lui non c’entra niente con l’incendio . Cercheremo di produrre elementi per dimostrare la sua innocenza “.
Ulteriori dettagli sulla vicenda li trovate stamane in edicola, sul quotidiano Il Centro.















