lunedì, Novembre 3

Risanamento di Fosso Marino, c’è un maxi progetto da 3 milioni di euro

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Scompare la riqualificazione del lungomare e prende corpo il risanamento di Fosso Marino. Il canale che sfocia vicino al pontile in piena spiaggia e che ogni estate fa parlare di sé per i divieti di balneazione,  è al centro del progetto di finanza del Consorzio Lidi Vastesi, un sodalizio nato a ottobre  2024 con l’obiettivo di salvaguardare le aziende balneari in vista della gara d’appalto prevista dalla direttiva europea Bolkestein nel 2027.

A distanza di un anno dalla sua costituzione,  il Consorzio, presieduto da Domenico Molino, è pronto per presentare all’amministrazione comunale e alla città un project financing che verrà finanziato interamente con capitale privato. La proposta prevede non solo l’opera di pubblica utilità finalizzata al risanamento ambientale di Fosso Marino,  ma anche il miglioramento ed ammodernamento degli stabilimenti balneari in termini di “eco-compatibilità” che dovranno necessariamente adeguarsi al nuovo piano marittimo demaniale.

Stando agli annunci lo strumento di pianificazione del litorale avrebbe dovuto approdare entro giugno in consiglio comunale ma, ad oggi, è ancora in gestazione e se ne conoscono solo alcune linee guida. 

Il Consorzio ha quindi deciso di sostituirsi al pubblico che finora non è riuscito a risolvere l’annoso problema di Vasto Marina: gli scarichi fognari. La scelta di scambiare l’ammodernamento del lungomare – un’opera che risale a vent’anni fa – con un progetto di risanamento di Fosso Marino è maturata nei mesi scorsi, dopo un’estate costellata da polemiche per i divieti di balneazione scattati in seguito al superamento dei valori relativi ad Escherichia coli, indice di inquinamento da scarichi fognari. La proposta progettuale prevede un finanziamento di 2,6 milioni di euro, soldi privati che serviranno a realizzare una grande vasca sotto piazza della Guardia Costiera a Vasto Marina. Un invaso che dovrà essere in grado di contenere non solo le acque bianche provenienti dalla riviera, ma anche  quelle di pioggia che arrivano a Fosso Marino, di farle decantare e di avviarle, attraverso il sistema fognario,  verso il depuratore.

Questo progetto – stando a quanto si apprende – è stato predisposto da un pool di professionisti, ingegneri idraulici e docenti universitari coadiuvati dalla società Diamante 4.0, e potrà essere realizzato nell’arco di 17 mesi. Si tratta di una iniziativa che ricalca soluzioni già adottate in altri comuni costieri,  come Lignano Sabbiadoro, Riccione, Cervia e Rimini per risolvere il problema degli scarichi a mare.  E’ il tentativo dei balneatori vastesi – alcuni dei quali “storici” – di presentarsi al fatidico appuntamento (la gara del 2027 ) con le carte in regola. 

“Senza mare pulito non c’è turismo”: è lo slogan del Consorzio Lidi vastesi che raggruppa tredici aziende balneari a cui potrebbero presto aggiungersi altri due, salendo a 15. Una formula, quella del Consorzio e del progetto di finanza, a cui stanno lavorando anche altre località costiere abruzzesi e che fanno del sodalizio di Vasto il “Consorzio capofila” della Regione. 

Come dicevamo Lidi vastesi si è costituito ad ottobre 2024 con l’obiettivo di conservare le aziende balneari, seguendo l’evoluzione del settore e il complesso dedalo di normative con l’ausilio di professionisti e consulenti.  Ad affiancare Molino ci sono Domenico Gravina, Massimo Di Lorenzo, Rino Pomponio, Paolo Sorgente e Luciano Fiore.  

Anna Bontempo (Il Centro)

molino domenico
Domenico Molino presidente del Consorzio Lidi Vastesi

 

 

 

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